Francis Ngannou è uscito dalla UFC ricevendo grandi elogi ed apprezzamenti da molti per il suo rigore morale e le sue battaglie per i diritti dei fighters.
Nonostante avesse ricevuto un‘offerta di molti milioni per combattere contro Jon Jones, The Predator decise di rimanere fedele a sè stesso e non piegarsi su temi quali l’assicurazione sanitaria, la capacità di gestione autonoma del proprio brand e la possibilità di cimentarsi in altri sport.
Tali temi, ormai comuni in altre discipline, risultano essere un tabù per Dana White ed il suo team ed il campione dei pesi massimi è stato lasciato andare senza possibilità di ritorno.
Oggi molti di quegli elogi si stanno, però, trasformando in critiche.
Francis Ngannou dovrà accontentarsi e pentirsi?
Dopo aver fatto il giro di tutte le promotion ed aver incontrato BKFC, Bellator, PFL, Tyson Fury e Deontay Wilder, il management di Francis Ngannou non ha ancora definito quale sarà il prossimo passo per l’ex campione e, per un atleta non più giovane, i tempi sembrano restringersi in un mondo in cui la fama svanisce molto rapidamente.
Il presidente della BKFC, David Feldman, che per Aprile ha organizzato una delle card di boxe a mani nude più importanti di sempre, ha raccontato che, in occasione del suo meeting con l’atleta camerunense, questo gli avrebbe chiesto “Un ammontare di soldi davvero irrealistico che la promotion non ha intenzione di pagare” ed ha aggiunto che “Francis Ngannou dovrebbe iniziare a chiarirsi le idee”
A fargli il coro è stato l’ex UFC Chael Sonnen che, oggi, collabora con BKFC, e che ha spiegato:
“Il 1 di Aprile come pesce d’Aprile, Tyson Fury ha annunciato un match contro Ngannou. Francis, quando lasciò la UFC, era convinto di poter ottenere un match con il Gipsy King in poco tempo, ora, invece, viene usato per gli scherzi”
“Fury scherza e lui ci credeva davvero, deve svegliarsi e andare a chiedere scusa a Dana White”
Forse le suddette critiche potrebbero essere troppo severe e premature ma permane grande curiosità per quelle che saranno le prossime mosse di Francis Ngannou.
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