Tyson Fury e Anthony Joshua sono ormai prossimi al match valido per il titolo WBC dei pesi massimi. Questo incontro promette una suntuoso derby tutto britannico, già rinominato “Battle of Britain”.
Questo fatidico match, molto atteso in passato, dovrebbe disputarsi il 3 dicembre prossimo , in sede tuttora da definire. E’ stato proprio The Gipsy king il promotore di tale sfida, lanciata sui propri profili social.
Il campione in carica WBC, subito dopo la seconda sconfitta subita da Joshua in favore di Oleksandr Usyk, ha accettato la sfida idel pugile ucraino a disputare invitandolo all’unificazione entro la fine dell’anno.
Questa tempistica non è stata accolta da Usyk, per tanto Fury ha virato su Joshua, che in prima persona e poi tramite Eddie Hearn ha dato risposta affermativa.
Fury vs Joshua: parla Frank Warren promoter di Fury
Tyson Fury è rappresentato in ambito europeo da Frank Warren a capo della Quansberry promotion. Le trattative riguardanti il match sono state volutamente interrotte per il lutto nazionale causato dalla dipartita della Regina Elisabetta II, avvenuta lo scorso giovedì 8 settembre.
Warren assicura che tutta la documentazione è stata inviata in tempo al team di Joshua, che non dovrebbe trovare ostacoli nel firmare l’accordo. Per quanto concerne l’aspetto remunerativo si parla di una borsa divisa 60 a 40, in favore del titolare della cintura.
Di seguito vi riportiamo le parti salienti dell’intervista rilasciata a The Daily Star da Warren:
“Abbiamo inviato tutta la documentazione venerdì mattina, il team di Joshua starà studiando tutti gli aspetti, ma abbiamo motivo di credere che firmeranno accettando tutte le clausole. Dopo la scomparsa della regina, siamo rimasti in silenzio, senza fare ulteriori proclami. Tuttavia abbiamo lavorato dietro le quinte, e siamo fiduciosi affinché si possa definire tutto al più presto”.
Concludendo ha ricordato come: “E’ stato per molto tempo uno dei match più invocati, adesso siamo molto vicini. In palio ci sarà la prestigiosissima cintura WBC dei pesi massimi”.
