Gianpaolo Venanzetti (4-0-0) è un giovane boxeur classe 1999. Nonostante l’età, il pugile lombardo sta facendo parlare di sé, assicurandosi solo vittorie, ben quattro (tutte prima del limite) nel primo anno di carriera da professionista.
Venanzetti noto come il “Gorilla” si è raccontato nell’episodio n.85 del podcast firmato The Real Fight talk show.
Ai microfoni di Mirko Orlato, il pugile del Francis Boxing Team, ha tracciato una panoramica sulla sua carriera, evidenziando le differenze che separano quella dilettantistica e quella da PRO.
Gianpaolo Venanzetti: Il movimento deve ringraziare Scardina
Gianpaolo Venanzetti, nel corso dell’intervista non ha dribblato nessuna domanda o argomento, dimostrando un piglio deciso anche nel confronto dialettico, proprio come sta dimostrando sui ring che lo ospitano.
Nella seconda parte dell’episodio, a Venanzetti è stato chiesto di esprimere un parere sul match tra Daniele Scardina e Giovanni De Carolis dello scorso 13 maggio. Con la sconfitta di Scardina che ha attirato sul pugile originario di Rozzano (MI), una mole di ingenerosa di critiche, prevalentemente arrivate dai vari social media.
Questo il pensiero espresso da Gianpaolo Venanzetti:
“Daniele Scardina ha fatto tanto per il movimento italiano. Tutti noi (pugili) a catena, stiamo beneficiando dell’attenzione mediatica portata avanti da Daniele. Inoltre, a lui si deve anche l’interessamento di DAZN e il sold out dell’Allianz cloud di Milano.
Spesso le critiche arrivano da chi non è mai salito sul ring, e non conoscendo gli enormi sacrifici che bisogna fare, non sa quanto costa poterci arrivare”.
Il giovane pugile ha poi espresso ulteriore sdegno: “Ho letto e ascoltato molti commenti negativi da parte di tanti addetti ai lavori, gente che non merita alcun rispetto. A me è dispiaciuto molto, lo reputo un amico e una persona molto stimolante, saprà rialzarsi”.
Qui trovate l’intervista completa: