Danilo Petrucci si è concesso a The Shield Of Sports e al nostro Filippo Marcarini, podcaster della testata, parlando del suo status attuale con la KTM Tech3 e di ricordi legati a gare passate.
Il nativo di Terni è alla sua decima stagione in MotoGP, ha vinto due gare, collezionando dieci podi e 836 punti nella sua carriera, iniziata con team minori come Ioda-Suter e ART, per arrivare in Ducati, prima con i team satellite e poi con la squadra principale, mentre da quest’anno corre con la scuderia francese Tech3, equipaggiata da moto della marca austriaca KTM.
Ringraziamo la scuderia francese per averci concesso l’intervista.
➡️🏁#BestofFMI2019 🏁⬅️
Giugno 2019: L’Italia e la Ducati di Danilo Petrucci trionfano al Gran Premio d’Italia del Mugello!!🏆🏍️🇮🇹
Memorabile vittoria, così come la commozione di Danilo! #WeAreFMI #federmoto #RoadTo2020 pic.twitter.com/0OB5yVmABO— Federmoto (@federmoto) December 27, 2019
Intervista a Danilo Petrucci: Il suo 2021, com’è stato vincere al Mugello e le corse sul bagnato
Ciao Danilo e grazie per aver accettato il nostro invito. Innanzi tutto vorrei chiederti come sta andando questa stagione e quali sono le tue sensazioni a riguardo.
Danilo Petrucci: Ciao, principalmente posso dirti che è stato un grande cambiamento quest’anno e mi sento ancora in una fase di adattamento. Sicuramente speravo e speravamo di fare meglio e dobbiamo lavorare sodo per toglierci qualche soddisfazione.
Secondo te, in quale aspetto o aspetti senti di dover migliorare?
Danilo Petrucci: Sicuramente la qualifica, soprattutto in questo campionato dove bisogna sempre essere al 100% delle prestazioni e del feeling con la moto. Sono piccoli aspetti perché sul fattore della velocità ci siamo, abbiamo sempre un buono spunto sul dritto, bisogna mettere insieme i pezzi per riuscire a fare una buona qualifica, cosa che quest’anno non mi è ancora riuscita.
Questa, purtroppo, mancanza di risultati porta a demoralizzarti o da tutto questo riesci a trarre forza per continuare a dare il massimo?
Danilo Petrucci: No no, mi motiva a dare sempre il massimo. In questi anni la gara si costruisce a partire dalle prove libere del Venerdì mattina e non riuscire a partire davanti penalizza, e non poco. Poi le conseguenze le si vedono in gara, visto che le moto sono tutte prestazionali, ed è per questo che diventa difficile superare.
Facciamo un tuffo nel passato: Silverstone 2015. Gara storica sul bagnato in cui sei arrivato secondo e avevi il passo per prendere Valentino Rossi, che poi ha vinto la corsa.
Danilo Petrucci: Fu il mio primo podio, partivo diciottesimo e sul bagnato avevo già un buon feeling con la moto. A tre, quattro giri dalla fine guadagnavamo un secondo a giro su Vale, e a quel punto mi sono detto: “Meglio non rovinare tutto e tenerci questo secondo posto”.
Come mai vai così forte sul bagnato?
Danilo Petrucci: Credo che la mia esperienza sulle moto da fuoristrada ma abbia aiutato tantissimo. Il fatto di essere abituato alla moto che tende sempre a scodare e scivolare aiuta molto in caso di pista bagnata, e poi, sicuramente il mio peso, perchè mi dà più stabilità, cosa fondamentale sul bagnato.
Com’è stato vincere al Mugello?
Danilo Petrucci: Qualcosa di incredibile. Ricordo solo due o tre fotogrammi: Il primo è stato sul podio e rendermi conto di aver vinto la gara di casa. Tutto ciò è stato qualcosa di veramente troppo grande. Poi gli altri non li ricordo bene perché l’emozione è stata troppo grande. Sono riuscito a vincere anche a Le Mans, ma il trionfo al Mugello è insuperabile.
Ti ringrazio per la tua disponibilità e per la simpatia, con l’augurio di risentirci presto
Danilo Petrucci: Grazie mille a voi e a presto.