Simone Esposito, Defensive Lineman dei Rhinos Milano, ha parlato a The Shield of Sports prima dell’incontro di questa Domenica in casa contro i Guelfi Firenze.
Classe 1992, è da qualche anno all’interno del roster dei rinoceronti meneghini che nel 2019 hanno conquistato la promozione in Prima Divisione e che quest’anno stanno facendo di tutto per mantenere la permanenza nell’attico del Football Americano Tricolore.
Ringraziamo i Rhinos Milano per aver permesso l’intervista.
Intervista a Simone Esposito, DL dei Rhinos Milano
Vi sareste aspettati una stagione in salita dopo la promozione dalla Seconda Divisione?
Simone Esposito: “Sicuramente nessuno si sarebbe aspettato un campionato facile, vista anche la giovane età dei ragazzi che sono per la maggior parte alla prima esperienza in prima divisione, però dopo la partita con Bologna personalmente mi aspettavo di riscontrare qualche difficoltà in meno“.
Come si sente la squadra dopo il derby perso contro i Seamen?
Simone Esposito: “Perdere non è mai bello, soprattutto quando si tratta di un derby, e te lo dice uno che era in campo nella finale del 2017 (Incontro perso a Vicenza per 37-29 proprio contro i Seamen Milano)… Però la caratteristica dei Rhinos e del suo coaching staff è proprio quella di non rimuginare troppo. Testa bassa e lavorare, ora si pensa a Firenze e al resto del campionato“.
Ad oggi siete il fanalino di coda del torneo, quali sono stati i fattori chiave di questo calo nelle ultime giornate?
Simone Esposito: “Come dicevo prima siamo una squadra composta da molti ragazzi giovani e quello che secondo me ci ha fregato fino ad ora è il calo di intensità nella seconda metà delle partite, però come primo anno per noi ci può stare. Il margine di crescita è davvero alto“.
Come rialzerete la china per salvarvi quest’anno?
Simone Esposito: “Portando al minimo qualunque errore e rimanendo concentrati per 4 quarti, senza alcuna eccezione“.
La partita con i Guelfi Firenze sarà decisiva per la permanenza in Prima Divisione?
Simone Esposito: “La partita sarà sicuramente decisiva per il resto del campionato visto che dopo Firenze ci aspettano le due partite del girone a orologio, siamo ancora in tempo per la qualificazione ai playoff, ma tutto passa dal match di Domenica“.
Che ambiente c’è all’interno della franchigia?
“La squadra è ben amalgamata, il livello di affiatamento aumenta ogni settimana e la dirigenza assieme ai coach lavorano sodo per noi ragazzi. Il clima è di rispetto reciproco, come in una famiglia e sono convinto che tutto questo a lungo andare pagherà“.
Sei da tanti anni un giocatore dei Rhinos. Cosa è cambiato intorno a te da quando hai debuttato in prima squadra nel 2012?
Simone Esposito: “Sicuramente il modo di giocare ora è più dinamico. Ho iniziato nel 2009 con le giovanili e già allora si giocava a un livello più fisico, quindi si preferiva un runningback di 90kg che facesse una corsa di 30 yard affrontando diversi placcatori che a testa bassa pensavano solo a buttarlo giù piuttosto che i giochi di lancio anche sul RB stesso come ora. Un altro esempio è che la maggior parte delle squadre tende a non fare più l’huddle proprio per rendere il gioco più veloce, e per questo il quarterback fa le chiamate già schierati, ma dopo tre anni di stop forzato (per degli infortuni riportati con il wrestling) quest’anno, al mio rientro, la cosa che ho trovato più cambiata è che il regolamento arbitrale sui placcaggi è molto più rigido, probabilmente qualcuno si è accorto dei troppi casi di concussione nel football“.
Quali sono i pregi e i difetti della squadra?
Simone Esposito: “Ti posso dire che secondo me il difetto è anche il pregio più grande che abbiamo: la “giovinezza” della squadra, che se da un lato limita alcune cose, dall’altro ci dà ampio margine di crescita e voglia di lavorare sodo”.
Quando è iniziata la tua passione per il football?
Simone Esposito: “Io ho l’America nel cuore. Tutto quello che la riguarda mi appassiona follemente e chi mi conosce sa il resto delle mie passioni. Per il football in particolare devo il mio avvicinamento al coach Giorgio Sivocci (Attuale QB Coach della Prima Squadra dei Rhinos) che nel lontano 2009 al campo dell’allora Aldiniana (oggi Quarto Sport) dove mi allenavo con la mia squadra di Calcio, e loro chiaramente con i Rhinos, mi fermò al termine di un allenamento proponendomi di andare a fare una prova il training successivo. Chiaramente accettai subito visto che a calcio sono quello che potremmo definire una sòla, e da li iniziò tutto“.
Che tipo di persona sei fuori dal gridiron?
Simone Esposito: “Sono una persona molto semplice che ama quello che fa. Oltre a giocare a Football per i Rhinos, sono un wrestler per la MWF ( Milan Wrestling Federation ) , un biker che adora girare con i suoi compagni, ma sopratutto sono un marito che adora sua moglie e padre di un figlio meraviglioso che magari un giorno seguirà le mie orme“.