Jake Paul è stato uno dei personaggi che negli ultimi due anni ha portato un nuovo tipo di pubblico e visbilità alla boxe ed agli sport di combattimento.
Se tale visibilità, ottenuta grazie a combattimenti, che, di fatto, non hai mai visto un vero pugile professionista coinvolto, sia positiva o negativa per il mondo del pugilato non è ancora chiaro e molti dibattiti sono stati aperti in tal senso.
Tuttavia sembra che il mondo della nobile arte, o quantomento, quello dei suoi dirigenti e manager, non sia indifferente al successo dell’ex YouTuber tanto da arrivare a considerare l’idea di invitarlo alle proprie convention e, addirittura, di aggiungerlo ai propri ranking.
Jake Paul alla convention del WBA
La World Boxing Association, la più antica federazione di pugilato al mondo, ha invitato Jake Paul a partecipare alla propria convention del centenario tenutasi a Orlando in Florida.
Nell’occasione la federazione, che pare stia addirittura contemplando l’idea di aggiungere il Problem Child ai propri ranking pur non avendo egli combattuto contro nessun pugile professinista, si è spinta fino ad offrirgli una cintura “ad honorem” per il servizio fornito allo sport.
L’iniziativa del WBA, apparsa fuori luogo ed imbarazzante a molti osservatori, ha messo in difficoltà lo stesso Jake Paul che ha deciso di rifiutare l’onorificenza.
“Sono onorato. Davvero, questo significa molto per me “, ha detto Paul “Tuttavia, sento di non meritarlo ancora. Sento di dover ancora combattere per questo.
Grazie, ma credo che dobbiate tenere voi questa cintura fino a quando non caombatterò davvero per il titolo WBA. Non lo so. Questa cintura non è ancora mia, la userò come motivazione”
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