Jannik Sinner batte Gael Monfils 6-3 6-4, diventando così il primo ad imporsi due volte a Sofia e avvicinandosi ad Hubert Hurkacz, in questo momento nono della Race e qualificato per le Finals di Torino.
Jannik Sinner, a fare la differenza, è stata la testa
Jannik Sinner in un match che sulla carta appariva sostanzialmente equilibrato ha dettato tempi e statistiche con un inizio spavaldo: subito il break per il 3-0 e con un attitudine mentale vincente si riconferma campione.
Nel settimo game, con Sinner avanti 4-2, l’altoatesino ha giocato 4 punti spettacolari recuperando da 15-40 e salvando il delicato turno di battuta. Senza più problemi, Sinner ha incamerato la prima frazione per 6-3 e poi, complice il nervosismo di Monfils che si è messo a litigare con l’arbitro per una palla dubbia, ha fatto nuovamente il break a inizio di secondo set salendo rapido sul 3-1.
Jannik Sinner dà all’Italia il il 74° torneo vinto nell’era Open
Jannik Sinner non ha più sbagliato una palla e in un’ora e 17 minuti ha posto fine alla partita chiudendo al primo match point utile quando Monfils ha sparato fuori l’ultima risposta dell’incontro. Per l’Italia è il 74° torneo vinto nell’era Open (75 sono i titoli ottenuti dalla nostre ragazze nell’era Open nel circuito WTA), il sesto dell’anno dopo la vittoria di Sinner a Melbourne nel gennaio scorso, di Sonego a Cagliari ad aprile, di Berrettini a Belgrado sempre ad aprile e al Queen’s in giugno e ancora di Sinner lo scorso agosto a Washington.
Sei titoli in un anno come nel glorioso 1976 (Panatta a Roma e Parigi, Barazzutti a Nizza, Bertolucci a Barcellona e Firenze, Zugarelli a Bastad) e nel 2018 (Fognini a San Paolo, Bastad e Los Cabos, Cecchinato a Budapest e Umago, Berrettini a Gstaad). Un successo in meno del record assoluto di sette titoli conquistati dagli azzurri nel 1977: Panatta a Houston, Barazzutti a Charlotte, Bastad e Parigi indoor, Bertolucci a Firenze, Amburgo e Berlino. Per Sinner è il quarto titolo della carriera dopo le vittorie di Sofia 2020, Melbourne e Washington 2021 che lo proietta al nuovo record di numero 14 del mondo.