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La NFL accusata di razzismo

La NFL accusata di razzismo

La NFL è stata nuovamente accusata di razzismo, con Steve Wilks e Ray Horton che vorrebbero più chiarezza e trasparenza durante le pratiche di assunzione della lega nordamericana di football.

Wilks, ex head coach degli Arizona Cardinals nel 2018, e Horton, assistente NFL dal 1994 che si candidò per il posto di capo allenatore dei Tennessee Titans nel 2016, si sono dunque uniti alla causa di Brian Flores, ex assistente allenatore dei Miami Dolphins, contro la NFL e alcune delle sue squadre, colpevoli di favoritismi nei confronti di persone dalla carnagione chiara, a discapito di altre di colore.

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Ancora guai per la NFL

Come detto in precedenza, l’ex capo allenatore dei Miami Dolphins, Brian Flores, insieme ai suoi avvocati, sta facendo causa alla NFL per discriminazioni razziali attuate nelle sue pratiche di assunzione. La denuncia presentata contro la lega nordamericana coinvolge anche franchigie come i Miami Dolphins, Denver Broncos, New York Giants, Houston Texans, Tennessee Titans, Arizona Cardinals e diverse altre squadre.

Gli avvocati di Flores sottolineano in particolare come i Texans avrebbero agito contro il loro assistito, rimuovendolo completamente dalle gerarchie per il posto di capo-allenatore della squadra texana a causa della sua decisione di presentare questa azione legale e parlare pubblicamente della discriminazione sistematica nella NFL.

La causa legale è stata presentata e depositata ufficialmente nel Distretto meridionale di New York. La richiesta di Flores, tra le altre cose, è quella di avere una maggiore trasparenza durante le assunzioni della NFL, incentivi per l’assunzione di coach afroamericani, nonché una maggiore visibilità per gli assistenti allenatori di colore.

Per quanto riguarda Wilks, i suoi avvocati affermano che non gli è stata data alcuna possibilità significativa di successo. L’ex giocatore classe 1969 aveva un record di 3-13, il peggiore della lega, con gli Arizona Cardinals nel 2018 prima di essere licenziato e sostituito da Kliff Kingsbury. I legali, inoltre, assicurano che, mentre Kingsbury ha avuto successo, il signor Wilks, data la stessa opportunità concessa al signor Kingsbury, avrebbe raggiunto sicuramente gli stessi risultati sportivi.

“Quando Flores ha presentato questa azione legale contro la NFL, sapevo che dovevo sostenerlo e che dovevo farlo per me stesso e per tutti gli allenatori e aspiranti allenatori neri della lega”, afferma Wilks in una dichiarazione rilasciata dai suoi avvocati. “Questa causa ha gettato un’ulteriore importante luce su un problema che tutti sappiamo esistere, ma che troppo pochi sono disposti ad affrontare. Gli allenatori e i candidati allenatori di colore dovrebbero avere esattamente le stesse possibilità di ottenere un posto di lavoro e di conservarlo, proprio come avviene con i bianchi. Non vedo l’ora di lavorare con Coach Flores e Coach Horton per garantire che l’aspirazione di uguaglianza razziale nella NFL diventi una realtà, ha concluso Wilks.

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