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Michael Masi riappare in pubblico dopo il licenziamento

Michael Masi riappare in pubblico dopo il licenziamento

Michael Masi, ex direttore di gara della F1, è riapparso pubblicamente durante le Qualifiche della MotoGP dopo il licenziamento dalla F1.

L’ex direttore di gara della F1, subissato di polemiche dopo il GP Abu Dhabi 2021 che aveva dato il Campionato Piloti a Max Verstappen con la controversa scelta della Safety Car nell’ultimo giro, venne licenziato dalla F1 al termine dell’ultima gara della scorsa stagione.

In questi mesi, l’australiano ha confessato di aver ricevuto minacce di morte dopo la decisione presa in quel GP, considerato un’onta per la Mercedes F1 Team dato il fatto che Lewis Hamilton e Max Verstappen erano in lotta per il Campionato Piloti.

Le Immagini di Michael Masi durante le Qualifiche della MotoGP

Michael Masi, australiano di nascita ma con chiari origini italiane, è ricomparso in pubblico dopo mesi di anonimato più totale. A farlo uscire allo scoperto il Team Prima Pramac Racing gestito da Paolo Campinoti.

A giudicare dalla presenza di Michael Masi, il Team ha fatto molto bene ad invitarlo ad assistere alle Qualifiche della MotoGP; Jorge Martin, pilota del Team stesso, ha infatti conquistato la pole position facendo registrare anche il giro record del Circuito di Phillip Island e domani partirà davanti a tutti per il GP Australia.

Michael Masi (a sx) a colloquio con Gigi Dall'Igna, direttore tecnico della Ducati MotoGP - foto Luca Gorini
Michael Masi (a sx) a colloquio con Gigi Dall’Igna, direttore tecnico della Ducati MotoGP – foto Luca Gorini

Attualmente, Michael Masi non è però disoccupato: dopo un periodo di pausa, derivante anche dallo stress accumulato dopo il GP Abu Dhabi della scorsa stagione condito da numerose polemiche, è tornato a Sidney ed attualmente collabora con il Campionato Supercars, disciplina riconosciuta dalla FIA che si svolge principalmente in Australia anche se, negli ultimi tempi, la crescente popolarità del Campionato (dove corrono auto spinte da motori V8 aspirati, nonostante il regolamento permetta l’utilizzo di motori turbo a 4 o 6 cilindri) lo ha portato a correre anche ad Abu Dhabi.