La pandemia da COVID-19 non accenna a fermarsi, ma la MotoGP è intenzionata a cominciare la stagione regolarmente. Il virus ha già modificato il calendario posticipando i GP d’Argentina ed America, aggiungendo il secondo GP in Qatar dopo la prima prova stagionale e mettendo il Portogallo come terza tappa.
MotoGP: il nuovo protocollo anti-COVID del Qatar
I test pre-stagionali si terranno il 6 e 7 Marzo e dal 10 al 12 Marzo in Qatar, poche settimane prima della prima gara della stagione nello stesso circuito il 28 Marzo. Il management della MotoGP, per assicurarsi che il virus non dilaghi, ha varato un nuovo piano di contenimento, molto simile a quello usato per gli Australian Open di tennis e per la stagione 2020 dell’NBA.
Al loro arrivo a Doha tutto il personale del paddock dovrà presentare l’attestato di negatività al virus eseguito almeno 72 ore prima, sottoporsi al test una seconda volta e rimanere in quarantena presso l’ hotel assegnato in attesa dei risultati. Verranno eseguiti ulteriori test nei giorni di permanenza in Qatar ed a nessun membro del paddock sarà permesso noleggiare una macchina o qualsiasi altro mezzo per raggiungere il circuito, dato il fatto che gli organizzatori si prenderanno questo incarico mettendo a disposizione dei bus. Per nessun motivo dovranno abbandonare l’hotel per spostarsi autonomamente.
Allo stato attuale, i piloti della classe regina potranno tornare nei loro paesi dopo i test mentre per i piloti di Moto2 e Moto3, che avranno i test ufficiali una settimana prima della prima gara, non potranno abbandonare il Qatar fino alla fine del week-end di gara. Nel momento in cui un pilota dovesse tornare nel suo paese dovrà assolutamente adottare lo stesso protocollo.
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