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Nate Diaz non sarà processato per la rissa a New Orleans

Nate Diaz non sarà processato per la rissa a New Orleans

Nate Diaz non dovrà presentarsi davanti alla Corte di New Orleans per rispondere dei reati che gli erano stati contestati il 22 Aprile scorso.

In quella data il fighter californiano si trovava nella città della Lousiana per fornire supporto al suo compagno di palestra Chris Avila impegnato in un combattimento della card Misfits Boxing 6.

Una volta uscito dall’arena, Diaz si era trovato coinvolto in una grande rissa di strada durante la quale lo YouTuber e pugile Rodney Petersen lo aveva aggredito, finendo, però, privo di sensi dopo uno strangolamento in piedi ad opera dell’ex UFC.

A tale incidente era seguita una denuncia a carico di Nate Diaz per aggressione di secondo grado.

Riconosciuta a Nate Diaz la legittima difesa

Ieri Keith D. Lampkin, il capo delle operazioni e relazioni esterne dell’ufficio del procuratore di New Orleans ha reso noto che le accuse sollevate contro Nate Diaz sono state fatte cadere.

Come spiegato dal manager del fighter, e ribadito dalle autorità, una volta visionati nuovamente i filmati, postati sui social dallo stesso Rodney Petersen, non sono stati ravvisati gli estremi per inciriminare il più giovane dei fratelli Diaz.

Petersen, infatti, è stato inequivocabilmente individuato come l’aggressore ed è stata riconosciuta all’ex UFC la legittima difesa di fronte ad un pericolo imminente che gli si parava davanti.

Questa linea è quella che il team del fighter aveva mantenuto fermamente sin dall’inizio e c’è stato molto sollievo nel trovarla finalmente accolta dalle autorità preposte.

 

 

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