Noah Lyles ha parlato apertamente della infinita questione riguardo il doping nell’Atletica Leggera.
L’atleta statunitense è il velocista più in forma del pianeta dopo aver trionfato negli scorsi Mondiali di Atletica Leggera di Budapest 2023. Infatti, Lyles ha terminato la spedizione con un bottino impressionante di 3 medaglie d’oro vincendo nei 100, 200 e nella staffetta 4×100.
Le opinioni di Lyles spesso fanno discutere, come quando ha criticato i giocatori della NBA che si definiscono campioni del mondo dopo aver vinto l’anello, e non fa eccezione su un tema molto delicato negli sport: il doping.
Qual è il pensiero di Noah Lyles sul doping?
Noah Lyles parlando del doping nel podcast di ‘LetsRun.com’ ha esordito con il botto: “Fa schifo vedere che i primi 5 atleti (tranne uno) che hanno ottenuto i migliori tempi nella storia dei 100 metri sono stati squalificati per delle sostanze proibite”.
Lo statunitense molto probabilmente si riferisce a Yohan Blake, Asafa Powell, Tyson Gay tutti quanti pizzicati almeno una volta per doping.
Noah Lyles è tornato a parlare di doping dopo che gli hanno chiesto se preferirebbe vincere una medaglia o fare il record del mondo: “Una medaglia è per sempre, il record te lo tolgono quando vieni trovato positivo”.
Il corridore americano non sa se la situazione attorno al doping sia cambiata da quando gareggiava suo padre negli anni Novanta: “Onestamente non so dirvi se è cambiato qualcosa, ma quello che è certo è che chi utilizza queste sostanze è sempre avanti ai test antidoping dato che soltanto dopo aver incriminato tale sostanza si procede con i test per quel specifico prodotto”.
Sulla domanda se secondo lui ci sono suoi colleghi dopati, Noah Lyles risponde: “Io penso sempre che tutti siano puliti fino a quando non vengono pizzicati. Io, ad esempio, quello che ho raccolto è tutto frutto del mio lavoro quotidiano”.
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