Pete Rose, grande ma controverso personaggio dello sport americano è morto ieri nella sua abitazione negli Stati Uniti.
L’uomo 83enne, come confermato dalla portavoce della Contea di Clark, in Nevada, è stato trovato da un un famigliare e c’è in corso un’indagine per determinare le cause del decesso anche se non sembra esserci nessun sospetto che questo sia avvenuto per cause non naturali.
Pete Rose divenne un idolo dei tifosi di Baseball negli anni 60 e 70 con la maglia numero 14 dei Cincinnati Reds con i quali giocò e vinse tre World Series e divenne due volte MVP sia del campionato che delle finali.
Tuttavia la sua storia non ebbe poi un lieto fine.
Pete Rose una figura discussa
Pete Rose conobbe una notorietà ed un successo senza pari durante la sua lunga carriera nel Baseball soprattutto grazie alla sua incredibile costanza di rendimento ad altissimi livelli che lo portò ad essere All Star per 17 anni e a stabilire moltissimi record tra i quali quello del maggior numero di battute valide.
Congedatosi dallo sport giocato con grandi onori e l’amore incondizionato dei suoi tifosi, però, l’ex stella, sul finire degli anni 80 venne travolto da uno scandalo scommesse sullo sport che lo rese famoso e nel 1989 venne bannato ufficialmente dalla MLB e reputato ineleggibile per la Hall of Fame nella quale, invece, stava per essere indotto.
Ancora oggi l’eredità di Pete Rose è oggetto di controversie tra chi non gli perdona le scommesse e chi vorrebbe, invece, che la sua figura venisse riabilitata e, tra questi, figura l‘ex presidente Trump, suo tifoso, che ha chiesto alla MLB di considerare un ingesso postumo nella HoF.
In età già avanzata l’ex giocatore ha stretto un rapporto di mutuo rispetto e collaborazione con la WWE, la promotion di professional wrestling statunitense, ed è apparso come ospite speciale a WrestleMania XIV, WrestleMania XV, e WrestleMania 2000.
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