Formula 1Motori

Sergio Perez è ancora il pilota ideale per Red Bull?

Sergio Perez è ancora il pilota ideale per Red Bull?

Sergio Perez ultimamente sembra essersi perso, tra qualifiche e gare disastrose, sparendo completamente dalla prime posizioni della griglia.

Nonostante guidi la miglior macchina del paddock, i risultati ottenuti fino ad ora sono molto deludenti e sotto le aspettative, lasciando spesso e volentieri il proprio compagno, Max Verstappen, a lottare da solo contro McLaren, Mercedes e (in alcuni casi) Ferrari.

Le sue prestazioni rischiano davvero di far svanire in modo clamoroso il titolo “Costruttori” dalla scuderia austriaca. Nonostante il recente rinnovo, il suo sedile è ben lontano dall’essere al sicuro.

Sergio Perez e una prima grande stagione in Red Bull

Dopo un 2020 sontuoso con una Racing Point formidabile, chiuso al 4° posto nella classifica piloti e con la prima vittoria in carriera arrivata in Bahrein, Sergio Perez firma con la Red Bull. Un passo importante per la carriera di ‘Checo’, che dopo tanti anni di gavetta ha finalmente la possibilità in una scuderia di prestigio.

Il piano di Horner e per tutto il team austriaco era quello di puntare al titolo mondiale con Verstappen, mentre Perez si sarebbe dovuto ‘accontentare’ di fare lo scudiero. E così sarà, Max vince il titolo e lo fa soprattutto grazie all’aiuto di Perez, che in più di un’occasione si è dimostrato un ottimo compagno di squadra.

Non solo, riesce a chiude al 4° posto nel mondiale e riesce ad agguantare anche la sua seconda vittoria in carriera, arrivata durante il Gran Premio d’Azerbaigian, oltre a svariati piazzamenti a podio. Una stagione incredibile.

L’inizio del declino di Sergio Perez in Red Bull

La stagione 2022 inizia male per Red Bull, costretta al doppio ritiro in Bahrein e a lottare contro un Ferrari indemoniata.

Nonostante ciò nel corso dell’anno Sergio Perez si dimostra nuovamente un pilota solido e capace di sostenere il compagno, riuscendo anche a togliersi qualche soddisfazione, vincendo a Monaco e a Singapore. Verso la parte finale di stagione ha però un piccolo calo, che sarà il preludio di ciò che sta succedendo oggi.

Nel 2023, la Red Bull e Max Verstappen sono dominanti e impeccabili. Mentre Perez, nonostante due vittorie (Jeddah e Baku) non riesce a stare vicino al compagno, anzi spesso si trova a lottare anche nelle retrovie.

Il feeling con la macchina non è dei migliori e questo lo si può evincere anche dagli scarsi risultati ottenuti in qualifica dal messicano, più di una volta fuori dal Q3.

Iniziano anche i problemi con il team, con ‘Checo’ che vorrebbe puntare al mondiale e a guadagnare qualcosa di più, mentre Red Bull vorrebbe proseguire con il progetto intrapreso anni prima, ovvero rendere Verstappen il migliore di sempre.

Un 2024 da dimenticare per Sergio Perez

La stagione 2024 di Sergio Perez si apre bene, raggiungendo il podio quattro volte nei primi sei GP. Ma le cose cambiano ad Imola, quando tutte le altre concorrenti hanno apportato degli aggiornamenti alle proprie monoposto.

Proprio dal Gran Premio emiliano inizia il vero declino del messicano, che da lì in poi non raggiungerà mai nessun risultato di spicco: 8° ad Imola e in Spagna, 7° in Austria e ritirato a Monaco e in Canada.

Nell’ultimo weekend di gara si è corso a Silverstone ed anche qui la storia non è cambiata. In qualifica va fuori pista, causando bandiera rossa. In gara parte 19°, recupera qualche posizione ma rimane fuori dalla Top 10.

Prova le gomme da bagnato sperando nella pioggia, ma sbaglia e si ritrova chiudere 17° una gara, anzi, un intero fine settimana tutt’altro che brillante.

È davvero tutta colpa di Sergio Perez?

Come detto, per Red Bull la priorità resta e resterà Verstappen. La macchina sembra davvero costruita su misura per l’olandese, cosa che rende molto complicata la vita a Sergio Perez.

Il piano iniziale di Red Bull era sicuramente quello di ricreare una coppia di piloti come Barrichello e Schumacher o Bottas e Hamilton, con il primo sempre pronto a sacrificare la propria gara per consegnare la vittoria al secondo.

La differenza tra la Ferrari di inizio millennio o la Mercedes della scorsa decade con questa Red Bull è che gli sforzi degli ‘scudieri’ venivano ripagati dal team, cosa che a Perez non sembra succedere, venendo spesso etichettato come inadatto per la squadra.

Nonostante il recentissimo rinnovo fino al 2026, Perez non è sicurissimo del suo posto in Red Bull. Nel caso venisse liberato dal proprio contratto i principali candidati sarebbero i due attuali piloti della Racing Bulls: Ricciardo e Tsunoda.

L’australiano sogna un ritorno in un top team, grazie anche all’esperienza maturata nel corso degli anni. Tsunoda invece spera che gli ottimi risultati di questa stagione gli possano aprire le porte per un sedile in Red Bull.

 

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da FORMULA 1® (@f1)