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Umberto Fiori parla della Dakar Classic

Umberto Fiori parla della Dakar Classic

Umberto Fiori ha corso la Dakar 2021 con la vettura numero 207 nella categoria Classic, assieme a Roberto Camporese. Il pilota italiano, classificatosi 22esimo alla fine di questa edizione, ci ha parlato della sua esperienza passata e dell’importanza della categoria Classic, introdotta negli ultimi anni dall’organizzazione.

Umberto Fiori: “La Dakar è come una droga”

Cristina: Il fatto di aver creato la Classic, da parte degli organizzatori,  non fa capire che c’è un po’ volontà di ritorno al passato, un po’ di nostalgia per la vecchia Parigi Dakar?

Umberto: Forse sì, c’è un po’ di nostalgia, le cose passano e mancano. Gli sport stanno diventando veramente estremi e manca un po’ la parte che ha fatto il fondo, è quello che ha fatto diventare famosa la Dakar, tutte le retrovie, tutta la gente che ha corso la gara, che non è stata considerata direttamente, soprattutto in questi anni dove anche i media fanno vedere solo i primi, che fanno un’altra gara e sono irraggiungibili. Mezzi super potenti, persone professioniste, si è perso forse un po’ lo spirito di quello che era la Dakar originale. Uno prendeva una macchina e poteva fare questa avventura pazzesca. Spero che la Classic abbia successo, per me ma anche per altri, il sogno è più vicino, il budget è più contenuto. Avendo fatto altre Dakar vorrei trovare quel gusto dell’avventura che si è un po’ perso.

C: Sulla base delle tue passate esperienze, come ci si prepara a una corsa così dura, lunga, impegnativa. Qual è  il segreto che ti fa partire ogni volta e ti fa andare là?

U: La preparazione fisica e mentale: devi essere pronto ad affrontare ogni cosa. Il gusto dell’avventura che ce l’hai o non ce l’hai. Riuscire a gestire le situazioni che ti si presentano davanti senza spaventarti. Il gusto di buttarsi nell’avventura, nell’ignoto, e venirne fuori con le proprie forze è un sfida con se stessi.

C: Che cosa si porta a casa? A parte “le tasche piene di sabbia” per dirla alla Caracciolo, nella vita reale, il fatto di aver fatto la Dakar, che cosa ti insegna?

Umberto Fiori: Ti insegna come ti insegna tutta la vita, se la prendi nel modo giusto è un’esperienza in più, ti fa capire che tante volte stai insieme a una persona nei momenti più duri, ed è proprio questo che ti lega di più a quella persona. La Dakar ti fa dire: “ho superato cose più dure di queste, vuoi che questa volta non ce la faccia?”

Ti porti a casa la voglia di ritornare, perché la Dakar è come una droga. Se la fai poi la maledici, la stramaledici ma se l’anno dopo non ci sei soffri.

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