Sebastian Vettel è tornato all’attacco contro la Formula 1, criticando il nuovo calendario uscito ieri. La stagione 2022 sarà quella con più gare in assoluto per la storia della competizione, con ventitré gare da Marzo a Novembre.
Sebastian Vettel has warned that #F1 races will lose their “special” status if the sport continues to expand the calendar.https://t.co/CFmRNl21jt
— Motorsport.com (@Motorsport) October 16, 2021
Vettel è contrario al calendario del 2022: “La Formula 1 perde il suo fascino”
In una intervista rilasciata ad alcuni media, Sebastian Vettel ha dato il suo disappunto sul nuovo calendario della Formula 1 per la stagione 2022, quella con più gare da correre grazie alle sue ventitré tappe in nove mesi.
“Questa è solo la mia opinione e non vale niente, ma penso che non dovremmo disputare così tante gare per una serie di ragioni: La prima è che offrire al pubblico un così elevato numero di Gran Premi finisce col renderli un po’ meno speciali, meno attesi. In secondo luogo, se penso a noi piloti credo che in fondo siamo privilegiati, arriviamo in pista il mercoledì sera e spesso torniamo a casa la domenica sera, ma una grossa percentuale del personale delle squadre arriva in pista il lunedì mattina, dovendo allestire i box, montare le hospitality, preparare le monoposto e tanti altri lavori
Terminata la gara inizia il lavoro di imballaggio di tutto il materiale che deve essere riportato nelle sedi, quindi per molto personale diventa quasi un’attività da sette giorni a settimana, e non hai davvero tempo per te stesso“, ha così detto il quattro volte campione del mondo, che negli ultimi tempi ha criticato varie volte le decisioni di chi gestisce il campionato, come quella di strappare contratti multimilionari per gare in paesi con pochi diritti.
Vettel continua dicendo: “In un momento in cui le persone stanno diventando consapevoli che la vita è propria, e non appartiene al datore di lavoro, noi andiamo avanti inserendo sempre più gare in calendario. Ovviamente ci sono tanti interessi, ma credo che sia necessario fare in modo che le persone possano avere un equilibrio tra la loro vita a casa e il tempo trascorso fuori. Un numero equilibrato di gare aiuterebbe anche a mantenere viva la passione di chi lavora in questo contesto, evitando che dopo qualche stagione ci sia chi è costretto a mollare tutto, una cosa che vediamo non così raramente“.
Così ha concluso il pilota tedesco della Aston Martin, che nell’ultimo periodo è andato contro tante cose all’interno della Formula 1, come il non utilizzo dei biocarburanti o se lo sport che lo ha visto sul tetto del mondo abbia una morale o meno.