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3 partite da seguire nella seconda settimana di NFL

3 partite da seguire nella seconda settimana di NFL

La seconda settimana di NFL è iniziata giovedì notte a Miami con la netta vittoria dei Bills, confermatisi così un team da vetta, sui Dolphins.

La week 1 riserva ogni anno sorprese di ogni genere e tipo. In week 2 queste sorprese – ovvero sogni o incubi per i tifosi – si confermano o si estinguono.

Per le 16 squadre che hanno iniziato con il piede sbagliato, inoltre, la seconda settimana rappresenta statisticamente un bivio importante. Dal 1990 ad oggi soltanto 31 delle 270 squadre che hanno iniziato la stagione con record di 0-2 hanno poi raggiunto i playoff, un mero 11,5%.

Perciò, pur essendo soltanto alla seconda partita, per alcuni team perdere significherebbe ritrovarsi a lottare per altre 15 partite con margini d’errore minimi.

La scelta delle partite della settimana è stata presa tenendo in considerazione anche questi aspetti. Andiamo a scoprire quali sono i match da seguire.

Cincinnati Bengals (0-1) – Kansas City Chiefs (1-0) | Domenica, 22:25

Bengals-Chiefs è ormai un classico della AFC. Se c’è una squadra, infatti, che i Chiefs temono è Cincinnati.

Joe Burrow ha un record positivo all’attivo contro i Chiefs di 3-1 inclusa la postseason. Nonostante i Bengals non siano riusciti a vincere quanto i Kansas City Chiefs, dall’approdo di Burrow sono sempre sembrati – negli scontri diretti – una spanna sopra Kansas City.

Quest’anno però i campioni NFL in carica hanno vinto all’esordio contro i Ravens, altra superpotenza della AFC, sventando con un po’ di fortuna la rimonta di Lamar Jackson.

L’attacco dei Kansas City Chiefs ha funzionato senza particolari strappi né intoppi all’esordio, la sensazione è stata che Mahomes e Reid avessero inserito la velocità di crociera appena sufficiente per uscire vincenti da Arrowhead, senza consumare energie in eccesso.

Così Mahomes ha distribuito palla a tutti i propri playmaker, Rashee Rice in primis. 8 giocatori hanno concluso con almeno una ricezione, 9 con un target.

La difesa ha invece faticato parecchio ad arginare le corse di Baltimore, complice un Lamar Jackson in ottima serata.

I Bengals si presentano invece dopo aver perso all’esordio contro i Patriots, considerati alla vigilia da molti come favoriti alla prima scelta all’NFL Draft 2025.

Burrow ha faticato per quattro quarti a trovare ritmo e risposte contro una difesa più ostica del previsto. Le difficoltà si sono presentate soprattutto nel trovare giocate esplosive. Ad eccezione di Jamarr Chase (10.3), tutti i ricevitori dei Bengals hanno registrato una media per ricezione inferiore a 10 yard.

L’inefficacia del running game sui primi down ha inoltre permesso alla difesa Patriots di giocare molto conservativa per contenere il 9 di Cincinnati, tagliando di fatto fuori dai giochi Jamarr Chase, unico playmaker davvero micidiale di Cincinnati.

Sappiamo che alla difesa dei Kansas City Chiefs allenata da Steve Spagnuolo, uno dei più rinomati defensive coordinator in NFL, piace complicare la vita ai QB avversari, con blitz esotici e coperture complesse da leggere o prevedere presnap, e quindi da contenere.

Per portarsi a .500 i Bengals dovranno avere maggior successo sui primi down, costringendo la difesa Chiefs a concetti più semplici e a lasciare più ossigeno a Chase.

 

Tampa Bay Buccaneers (1-0) – Detroit Lions (1-0) | Domenica, 19:00

Tampa Bay entra in week 2 con statisticamente uno dei migliori attacchi aerei della NFL, Detroit ha invece vinto in Overtime contro i Rams.

In week 1 Chris Godwin e il rookie Jalen McMillan hanno contribuito con 9 ricezioni (8-1) per 115 yard (83-32) e 2 TD (1-1) garantendo a Baker Mayfield un passer rating perfetto nei lanci su ricevitori slot. A loro si è aggiunto l’immortale Mike Evans con una statline da 5-61-2.

L’ottima performance è arrivata però contro la difesa Commanders, su cui le bassissime aspettative del prestagione sembrano essere state confermate. La difesa Lions, pur essendo il reparto più vulnerabile della squadra, rimane sicuramente qualche categoria sopra rispetto a Washington.

L’attacco di Detroit, invece, già tra i più eccezionali in NFL, sembra aver finalmente sbloccato anche Jameson Williams, ex prima scelta ma con due stagioni alle spalle difficili.

Williams potrebbe offrire un’alternativa di lusso a Goff oltre ai già noti St. Brown, LaPorta, Gibbs e Montgomery, potenziando un attacco che diventerebbe virtualmente infermabile.

La difesa dei Bucs, invece, ha faticato a contenere le corse del rookie Jayden Daniels, autore di 2 TD e 88 yard. Non scopriremo sicuramente questa settimana se si tratta di un problema per Tampa Bay, Goff è uno dei QB meno mobili dell’intera NFL, la priorità sarà fermare il gioco di corsa del duo Gibbs-Montgomery in primis.

Complice una division con scarse minacce, una vittoria proietterebbe i Buccaneers verso una regular season potenzialmente senza grossi ostacoli ai playoff. I favoriti però restano i Lions, vincenti anche nello scontro playoff la scorsa stagione.

 

New York Giants (0-1) – Washington Commanders (0-1) | Domenica, 19:00

Per entrambe le squadre le aspettative su questa stagione non partivano particolarmente alte. Per Washington è comprensibile. I Commanders hanno scelto Jayden Daniels con la seconda scelta assoluta all’NFL Draft di Aprile.

Daniels ha mostrato ottimi flash all’esordio ma rimane un giocatore con vari aspetti da migliorare per avere successo in NFL e, soprattutto, il roster nel suo insieme rimane di basso livello.

I Giants, invece, non dovrebbero trovarsi in questa situazione. Daniel Jones ha ricevuto un rinnovo per 4 stagioni meno di due anni fa a 40 milioni a stagione, non una cifra da record in NFL, ma comunque, per mettere in prospettiva, soltanto 5 milioni in meno di Mahomes.

Dopo appena una stagione e una partita la scelta dei Giants sembra completamente insensata. Nelle 7 partite giocate Jones ha lanciato appena 2 TD a fronte di 8 intercetti, vincendo appena una partita.

Difficile immaginare che Jones continui ad essere il titolare in caso di sconfitta con i Commanders. Sarebbe scorretto però attribuire tutti i problemi dei Giants a Jones però. Il roster di New York è privo di talento, soprattutto in attacco dove, escluso il rookie Malik Nabers, la squadra non ha nessun giocatore degno di nota.

Viste le circostanze, una sconfitta sarebbe accettabile per i Commanders ma non per i Giants. Questi ultimi partono però sfavoriti col rischio che a New York si viva l’ennesima lunga stagione.