Charles Oliveira è comunemente considerato il campione dei pesi leggeri UFC ma, tecnicamente, non lo è e la cintura è vacante.
Nonostante Do Bronx non abbia mai perso dopo aver conquistato il titolo contro Michael Chandler a UFC 262, come tra l’altro non gli capita da ben 11 incontri consecutivi, in occasione del suo ultimo combattimento contro Justin Gaethje a UFC 274, il campione brasiliano ha mancato il limite di peso necessario e questo ha comportato che la cintura gli venisse tolta.
Quel giallo della bilancia lascia ancora oggi molto perplessi perchè è palese che ci siano state delle discrepanze tra lo strumento di peso che l’atleta poteva usare per controllare l’endamento del suo taglio, e che gli aveva fornito la certezza di averlo effettuato correttamente, e quello, invece che è stato poi usato ufficialmente ravvisando mezza libbra in più.
Perdere la cintura così è stato un duro colpo, non solo per Charles Oliveira stesso, ma anche per la sua famiglia.
Charles Oliveira: “Mio padre piangeva e mia figlia era incredula”
In un’intervista a Sportskeeda, DoBronx ha dichiarato:
“Mio padre mi ha chiamato disperato, piangendo come un bambino. E io gli ho detto ‘Calmati, non preoccuparti, lo sistemeremo’ . Ma mio padre non riusciva a smettere di piangere“.
Tuttavia Charles Oliveira sente di essere il campione e considera il prossimo match con Islam Makhachev, a UFC 280 in Ottobre, come un’ulteriore difesa:
“La cintura è già mia. Per me, questa è un’altra difesa del titolo… Ho fatto il peso, sono sicuro di aver fatto il peso. Mi sento come se fossi stato derubato. È stato difficile davvero: ho sentito mio padre piangere, mia figlia si chiedeva perché avevo perso la cintura.
È stato molto sconvolgente, è andato contro la dedizione che ci avevo messo. Ma la parte più importante è stata che ho mostrato la mia mentalità da campione. Anche dopo tutto quello che è successo, ho resistito e ho messo ugulamente in scena uno spettacolo per tutti”.