Emanuele Pirro, ex pilota di Formula 1, vincitore della 24 Ore di Le Mans e commissario di Formula 1, in un intervista a Radio Sportiva ha preso le difese di Michael Masi e la direzione gara dopo i fatti del Gran Premio dell’Arabia Saudita.
Emanuele Pirro difende l’operato di tutta la direzione gara, non solo dai team principal di Mercedes e Red Bull (che per tutta la stagione non hanno mai preso occasione per punzecchiare l’operato di Masi) sopratutto contro chi “racconta” la Formula 1.
Queste le parole di Pirro: ““Nella Federazione Internazionale abbiamo i migliori al mondo. Parliamo di uomini straordinari, dei quali bisogna assolutamente fidarsi, dal momento che loro hanno in mano dati che nessun altro ha a disposizione. Gli spettatori, invece, sono dei complottisti, e lo sono anche per colpa di chi racconta questa Formula 1, che lo fa in maniera arrogante e non competente, e mi dispiace. La prima bandiera rossa? Un direttore non espone mai una red flag a cuor leggero. Se lo ha fatto, aveva i suoi buoni motivi. Stiamo assistendo ad un bellissimo campionato, ma sarebbe bello che i team principal di Mercedes e Red Bull la smettessero di gettare benzina sul fuoco. La trattativa tra Masi ed Horner? Anche qui si tratta di un errore incredibile da parte di chi racconta la Formula 1. Inaccettabile parlare di contrattazione, hanno fatto solamente quello che fanno normalmente, solo che questa volta lo hanno fatto a bocce ferme”.
Emanuele Pirro, duro verso la telecronaca italiana
Emanuele Pirro non ha fatto nomi, ma tra le righe delle sue dichiarazioni si può notare un riferimento alla telecronaca italiana della Formula 1, in particolare su come hanno commentato le decisioni di Michael Masi e della direzione gara.
C’è da dire che non è la prima volta che Emanuele Pirro va contro i commentatori italiani della Formula 1, infatti già durante la prima gara della stagione in Bahrein disse :”Da casa la percezione è diversa e sinceramente chi ci racconta questo sport in tv non fa del suo meglio nel raccontare le cose come stanno. Sarebbe meglio a volte informarsi meglio per comunicare ai telespettatori come stanno le cose“.
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