Francis Ngannou ha difeso vittoriosamente la sua cintura dei pesi massimi UFC contro Ciryl Gane, sabato scorso a UFC 270.
Tuttavia nelle fasi di avvicinamento al match, il campione camerunense ha dovuto affrontare un percorso decisamente tormentato, costellato di vecchi video di sparring con Gane fatti circolare dal suo ex allenatore, un grave infortunio al ginocchio procuratogli da un compagno di allenamento poco esperto e, come recentemente rivelato, perfino la minaccia di un’azione legale da prte della UFC.
Durante un’intervista con Ariel Helwani a The MMA Hour, infatti, Francis Ngannou ha parlato degli avvertimenti inerenti una causa legale, ricevuti dal suo manager da parte della promotion, per avere parlato di boxe con un rappresentante della Most Valuable Ptromotions di Jake Paul
Francis Ngannou: la minaccia di causa poche ore prima di UFC 270
Il campione indiscusso dei pesi massimi UFC ha affermato che la promotion ha minacciato di citare in giudizio il suo agente, Marquel Martin di CAA Sports, per aver intrattenuto colloqui con il socio in affari di Jake Paul, Nakisa Bidarian, su un potenziale incontro di boxe. “Mi ha detto di aver appena ricevuto un’e-mail dall’UFC in cui si diceva che lo avrebbero citato in giudizio (Martin) per aver parlato con un certo Nakisa“, ha detto Ngannou a “The MMA Hour”. “Io ho risposto, ‘Chi è Nakisa?’ ‘È un promotore o qualcosa del genere?’”
“Non lo conosco (Bidarian)“, ha continuato Francis Ngannou. “Non riuscirei a riconoscerlo nemmeno se me lo trovassi davanti. Inoltre, non è un promoter. Non può essere che io non possa dialogare con altre persone sulla boxe. Parlo sempre di boxe con tutti”.
Una fonte di ESPN, informata sui fatti ha confermato la suddetta versione e l’esistenza dell’email UFC arrivata poche ore prima dell’inizio di UFC 270. Tuttavia tutti i soggetti coinvolti, Martin, Bidarian e la stessa promotion di Dana White, hanno al momento declinato le richieste di commento