Gianmarco Tamberi ha chiuso al quarto posto la finale di Salto in Alto ai Mondiali di Atletica Leggera in corso a Eugene, in Oregon.
Nonostante il risultato, l’atleta azzurro è sembrato fiducioso sul futuro e sull’unico alloro che gli manca in carriera, ovvero quell’Oro mondiale tanto seguito.
Con 2.33 arrivato al secondo tentativo, Gimbo è rimasto comunque ai piedi del podio, che vede Mutaz Barshim, colui il quale vinse con Tamberi a Tokyo, sul gradino più alto.
Gianmarco Tamberi è fiducioso sul suo futuro
Gianmarco Tamberi, a quasi un anno dall’oro olimpico vinto insieme con Mutaz Barshim, che ha vinto anche la gara di questa notte, non è andato oltre il quarto posto a Eugene, nella finale di Salto in Alto.
Nonostante il fatto che è rimasto ai piedi del podio con 2.33 saltati, insieme con l’ucraino Andreiy Protsenko, che ha ottenuto la stessa misura ma ha sbagliato meno volte, il trentenne di Civitanova Marche resta felice a metà del risultato, arrivato in un periodo difficile.
“Non posso dire di essere contento, ma non posso lamentarmi perché siamo arrivati qua in una condizione difficile. So di stare bene fisicamente, sapevo di poter saltare in alto ma provo dolore nella rincorsa. L’oro mondiale arriverà, perché se arrivo quarto in queste condizioni fa ben sperare per il futuro”, ha dichiarato Gianmarco Tamberi post gara ai microfoni della RAI.
Per il saltatore italiano, il quarto posto di questa notte è il miglior risultato della carriera ai Mondiali, battendo gli ottavi posti di Pechino 2015 e Doha 2019.