Le arti marziali e gli sport da combattimento stanno diventando sempre più popolari e praticati. Il fenomeno è evidente a livello globale, ma anche in Italia, le numerose discipline che possono rientrare in questo ambito, vivono un momento di grande successo. Complici del successo anche i social come Tik Tok, dove i video di brevi lotte e mosse speciali, rendono molto di più rispetto ad altri sport, le cui gare sono lunghe e difficili da condensare in pochi secondi.
Ma a favorire questa fase di gloria, anche i servizi di streaming con la proposta di serie Tv a tema, come Cobra Kai, ambientata nel mondo del karate. Oppure Warrior, nata da un’idea di Bruce Lee che ci riporta nell’antica Chinatown di San Francisco. I combattimenti al femminile sono al centro della trama di Glow, in cui delle donne molto eccentriche formano una squadra di wrestling.
Ecco gli sport più praticati e seguiti in Italia
Le arti marziali, sono state accolte in Italia da tantissimo tempo. Lungi dall’essere delle attività volte al combattimento in sé, apportano benefici sotto diversi aspetti. Oltre che dal punto di vista fisico, con effetti su forza, resistenza e flessibilità, agiscono anche sulla consapevolezza e sulla sicurezza personale.
Più praticate che mai, ecco le arti marziali con maggior diffusione in Italia. Al primo posto per popolarità c’è il Judo. L’antica arte giapponese si basa sul concetto centrale di sfruttare gli slanci degli avversari a proprio vantaggio. Popolare tra gli sportivi anche il Kickboxing, che semplificando mescola la boxe con il karate. Diffuso anche il Tai Chi Chuan che deriva da un’antica arte cinese, e si basa sul concetto dell’alleanza tra opposti dello Ying-Yang. Nato come un sistema di autodifesa, è una pratica molto efficace per il benessere generale e prevede movimenti lenti e circolari assimilabili a una danza.
La lunga vicenda relativa al combattimento tra Elon Musk e Mark Zuckerberg ha contribuito ad accendere ancora di più i riflettori sull’arte del combattimento. L’idea di un incontro tra i due miliardari, entrambi dediti alle arti marziali, in una location evocativa, ha animato il dibattito pubblico e sui social per settimane, fino a interessare anche la politica. Ed ha avuto anche l’effetto di accendere i riflettori sulle arti marziali miste.
Dette anche MMA, le Mixed Martial Arts, sono uno sport di combattimento e di contatto, oggi al top della popolarità, che prevede l’utilizzo di pugni, gomitate, ginocchiata, calci e altre tecniche di lotta. E ancora nelle palestre italiane sono praticati e seguiti, da appassionati di tutte le età, il Kung-Fu, il Ju-Jitsu e l’Aikido, tutte discipline derivanti dalle antiche arti di lotta cinesi e giapponesi.
Scommettere sugli sport da combattimento
Il successo degli sport da combattimento non trova riscontro solo in coloro che li praticano, ma anche in coloro che li seguono e che scommettono online. I siti di betting legali propongono i migliori bonus scommesse che possono essere utilizzati anche su questi sport di nicchia. Infatti generalmente è possibile utilizzare i bonus disponibili online per puntare su tutti gli sport in catalogo. Attualmente però la passione per queste discipline non ha portato ancora al loro inserimento nei palinsesti dei siti di scommesse con bonus, anche se sul campo fanno sempre più proseliti.
Al momento i vari operatori propongono tutti quote sul pugilato, il più classico degli sport da combattimento, legato profondamente alla nostra tradizione. Pochi invece consentono scommesse sulle arti marziali. Scenario che però cambia radicalmente quando ci sono competizioni internazionali, in cui queste arti sono inserite, come le Olimpiadi. D’altro canto il mondo del betting online si evolve rapidamente, e dunque non bisognerà aspettare molto per vedere inserite anche le altre discipline, come le MMA nei palinsesti.
Quando questo avverrà, probabilmente sarà possibile approfittare anche di nuovi bonus. Siti scommesse italiani e internazionali, infatti tendono a promuovere in questo modo le novità proposte per farle conoscere al pubblico dei giocatori.
