Intervista a Federica Masolin. La conduttrice di Sky Sport si è raccontata ai nostri microfoni realizzando uno spaccato tra il suo passato e il presente.
Federica Masolin, conduttrice e padrona di casa per Sky Sport F1 assieme a Davide Valsecchi, ci ha raccontato delle sue esperienze passate e di quello che sta vivendo in questo momento con la Formula 1. Importante anche la sua missione di Ambassador per Laureus Sport for Good Foundation, di cui ci parla ampiamente nell’intervista.
Federica Masolin vi aspetta su Sky Sport F1, canale 207, nel pre e nel post gara, ricordandovi che questa domenica si correrà il Gran Premio di Montecarlo!
Intervista a Federica Masolin: le sue risposte
Hai partecipato a due edizioni delle Olimpiadi, una invernale e una estiva: che ricordi hai di queste due manifestazioni?
Sono state le due esperienze lavorative più belle della mia vita perché sono arrivate prima della Formula 1, quindi mi hanno aperto verso un’idea di sport globale che poi ho ritrovato nella Formula 1. Come dico sempre, un gran premio è come una piccola Olimpiade, anche se l’Olimpiade è un mega evento. La prima che ho fatto è stata Londra nel 2012, conoscevo bene Londra ma era una città diversa, una città che viveva di sport. Era fantastico uscire e vedere il pubblico, il tifo e l’energia che c’era per lo sport.
Io, da appassionata a cui piace raccontarlo, l’Olimpiade è veramente l’espressione massima del concetto di sport che mi piace raccontare: l’agonismo ma anche la gioia di essere insieme per un obiettivo comune.
Sochi esperienza completamente diversa, spirito identico ma ho avuto la possibilità di fare molte più cose in quanto eravamo meno inviati. Ho visto gare di qualunque sport, ho seguito i palazzetti ed è stata un esperienza bellissima perché il clima che si respira è unico.
Calcio, Pallavolo, Olimpiadi e poi motori: qual è lo sport che ti appassiona di più?
A me piace ogni cosa che guardo: partite, match, incontri e molto altro. Devo sempre trovare qualcuno da tifare e tifo per qualcuno in ogni sport. Però la Formula 1 e il calcio sono quelli che mi appassionano di più. Guardo anche la MotoGP, l’NBA e il Tennis e mi appassiono sempre per uno dei partecipanti!
Passiamo alla Formula 1: com’è stata la tua prima esperienza nel 2014?
Melbourne, non un posto banale. Lì, dall’altra parte del mondo, ho avuto modo durante tutto il viaggio di immaginarmelo e di pensare a come sarebbe stato l’ingresso nel paddock e dove avrei curiosato per prima. L’arrivo è stato “WOW” perchè a Melbourne appena arrivi c’è il muro dei tifosi che accoglie i piloti quando arrivano ed è tutto attorno al corridoio che porta all’ingresso del paddock, già quello è bellissimo. Loro sono anche molto folkloristici, avevano i Koala con le magliette dei team! Da loro la passione del tifoso è tangibile, si sentiva veramente. C’erano tifosi di ogni nazionalità, anche Italiani, nonostante ci trovassimo dall’altra parte del mondo. L’ingresso nel paddock è stato disorientante, l’avevo visto solamente in televisione. Ma è stato l’esaudirsi di un sogno, è stato come essere dietro le quinte di un grande spettacolo.
Come vedi Verstappen quest’anno? Potrebbe tenere testa ad Hamilton?
Potenzialmente si. È forte e maturo, è tanti anni che è in Formula 1 e la macchina è iper-performante. Penso che possa tenere testa ad Hamilton, a patto che riesca anche ad essere freddo e determinato mentalmente a mantenere quella concentrazione che serve per battere l’Inglese.
Chi vedi favorito sul circuito di Montecarlo?
Ti dico che è la grande chance di Max Verstappen. La Red Buill a Monaco ha sempre fatto bene e lui sicuramente vuole rifarsi del 2019 quando Hamilton lo strinse in curva 10 dopo il tunnel. Potrebbe essere quella vittoria che può dargli quella convinzione mentale per essere concreto nel proseguo della stagione.
E la Ferrari?
Chissà che la Ferrari non si possa togliere una piccola soddisfazione, visto quello che ha mostrato a Barcellona nelle curve lente. La macchina ha una buona stabilità, un buon bilanciamento aerodinamico e quindi a Monaco questo può essere assolutamente un fattore decisivo. I due ragazzi sono concreti e lavorano bene con la squadra, nel giro secco Charles è super e quindi… speriamo!
Mazepin ha avuto un inizio di stagione disastroso, che aria si respira nel paddock nei suoi confronti?
I piloti sono tutti molto concentrati su loro stessi, non si parla molto di lui. Ovviamente però alle domande rispondono e Mazepin, probabilmente, deve un attimo calmarsi perché ne ha combinate un po’. Ma io gli darei tempo. Quando un ragazzo giovane approccia una categoria come la Formula 1 in modo leggero, di testa, rischia di scontrarsi con la realtà. Speriamo che a Montecarlo sia più tranquillo perché i muri sono molto vicini. Ma sono sicura che Gunther gli abbia dato qualche indicazione, anche perché lui è uno che si fa sentire!
Sei ambasciatrice di Laureus Sport for Good Foundation, puoi spiegare ai nostri lettori di cosa si tratta?
È una causa che ho sposato da tanti anni, ho accettato appena me l’hanno proposto e ne sono molto orgogliosa! Laureus è una ONLUS che si occupa dei bambini che vivono in realtà disagiate, nasce per mano di Ruggero Magnoni, lo slogan è “Lo sport ha il potere di cambiare il mondo”. E chi fa parte di Laureus crede fortemente in questo. Ci sono, tra gli Ambassador, alcuni dei più grandi sportivi di sempre che prestano la loro immagine e il loro tempo per insegnare a questi bambini delle realtà meno fortunate che, tramite lo sport, si può ottenere un riscatto sociale e imparare dei valori.
I bambini imparano a costruire un sistema di idee che ti portano ad essere una persona migliore con gli insegnamenti che lo sport ci dà. Lo sport non è solo intrattenimento e divertimento ma è anche regole, è un grande insegnante e indottrinatore perché, se conosci le regole dello sport che possono essere quelle della condivisione e delle responsabilità che hai nei confronti della tua squadra o del tuo allenatore, questo può darti degli insegnamenti per la vita quotidiana. I riscontri sono positivi, io vivo questa realtà principalmente in Italia, e ho visto bambini che svoltano completamente la loro vita.
Tornando alla Formula 1, cosa ti aspetti dai cambi di regolamento della prossima stagione?
Mi aspetto che ci possa essere qualche sorpresa, qualche novità. Non perché non sia bello vedere Mercedes vincere, il più bravo merita sempre di vincere, ma perché mi piacerebbe vedere un campionato combattuto. Quest’anno è un bel campionato, oltre alla sfida Hamilton – Verstappen, c’è un pacchetto di mischia che è super divertente da vedere. Vorrei che questo pacchetto si allargasse! Sarà bello perché si tirerà una linea e si ripartirà quasi da zero, quindi scopriremo chi ha interpretato meglio il cambio di regolamento.
Stiamo comunque raccontando un epoca di Formula 1 veramente molto bella, con tanti personaggi e con tante situazioni che non ti annoiano. Ovviamente Hamilton è un fenomeno, sta distruggendo ogni record, però ci sono tante cose da raccontare e da vedere! E tra i circuiti re-inseriti come Portimao, Imola o il Mugello dell’anno scorso, con questa classe di piloti, non ci si annoia!
Quest’anno la W Series verrà coperta molto bene dalla FIA, che idea ti sei fatta di queste ragazze e di questo campionato?
Mi piace molto lo spirito, la determinazione e il fatto che anche da parte della Federazione ci sia la voglia di trattare questo sport al pari di quello maschile. Penso che sia un movimento in crescita, come il calcio femminile qualche anno fa, e penso che piano piano arriveremo ad ottenere un interesse pari a quest’ultimo. L’atletismo è diverso, l’approccio allo sport è diverso ma è allo stesso livello a livello di professionalità, dispendio di energie e lavoro rispetto alla controparte maschile. Spero che il loro successo continui a salire.
Cosa ne pensi della IndyCar e del risultato di Grosjean?
La IndyCar mi piace e la storia di Grosjean è meravigliosa. L’immagine di lui con il trofeo e la mano ancora segnata dall’incendio, è un messaggio bellissimo di resilienza. Ne abbiamo abusato di questa parola in questo anno, ma effettivamente lui ha dato un grande messaggio: tornare a fare quello che più si ama, rimettersi in gioco e arrivare a farlo da vincente, non solo per partecipare. Sono molto contenta per lui, è un pilota che è cresciuto molto in Formula 1 e mi piace l’idea che sia arrivato in IndyCar perché è un mondo che ha la sua fisionomia e credo che questo lo porterà ad avere sempre più seguito anche in Europa.
Charles Leclerc ha iniziato bene la stagione: pensi che stia facendo più del valore reale della vettura?
La vettura ha un buon potenziale, sicuramente. Secondo me è una vettura nata bene, è riuscita a ritrovare quei cavalli che servivano, soprattutto in termini di Power Unit. Ha un buon bilanciamento e credo che, ad avvalorare questa tesi, ci sia anche le buone prestazioni di Carlos Sainz: appena arrivato e si è adattato subito bene. Merito del pilota ma merito anche di una macchina che lavora bene. Charles secondo me sta facendo molto del suo, supportato come l’ultima gara può ottenere risultati sempre migliori. Lui poi, in qualifica riesce a guidare anche sopra i piccoli difetti della vettura.
La Aston Martin sta avendo una stagione difficile dopo un 2020 incredibile: cosa ne pensi della scuderia di Stroll?
Quel che si dice è che questo nuovo fondo abbia danneggiato particolarmente Aston Martin che aveva un aerodinamica simile a quella di Mercedes del 2019. Forse c’è stato un errore nella concezione della macchina, considerando anche lo sviluppo che in tanti hanno dovuto portare avanti a causa di questo nuovo fondo. La realtà dei fatti è che gli altri sono cresciuti mentre Aston Martin è andata indietro. Una vettura deludente rispetto alla passata stagione. I tifosi di Vettel si aspettavano di togliersi delle belle soddisfazioni e invece…
Chi vedi favorito per il mondiale?
Lewis Hamilton. È troppo bella la sfida che ha davanti! 8 Titoli mondiali, nessuno come lui, 100 vittorie, 100 pole positions già fatte… Nel futuro può dedicarsi ai mille progetti che ha, ma la sfida che ha davanti è troppo meravigliosa per essere abbandonata.
Ringraziamo Federica Masolin per il tempo che ci ha concesso, ringraziamo Sky e vi aspettiamo al prossimo Gran Premio per commentarlo assieme!