Simon Biyong, il fighter italo-camerunese di Bellator MMA, ha accettato di rispondere alle nostre domande a 4 mesi di distanza dal match a Parigi.
Soprannominato “Hemlè” (Cuor di Leone), ha un record di 9-3 e si è formato nell’ambiente delle MMA italiane, combattendo prima un match da amateur in Venator per poi passare da pro a promotion come Slam FC, dove ha detenuto il titolo dei pesi mediomassimi.
Dopo tre impressionanti vittoria a livello internazionale, una di queste in RIZIN, Simon Biyong ha ricevuto la chiamata della celebre Bellator, nella quale ha archiviato finora un record di 2 vittorie e 2 sconfitte.
Nel suo ultimo match, disputato all’evento Bellator Paris dello scorso maggio, Simon Biyong è stato sconfitto dal brasiliano Jose Augusto via decisione unanime. Nella nostra intervista, il fighter di Genova ha spiegato anche cosa secondo lui è andato storto in quell’occasione.
La nostra intervista a Simon Biyong
Simon Biyong è nato a Yaoundé, capitale del Camerun, il 5 aprile 1991 e si è stabilito in Italia dopo la maturità per conseguire gli studi artistici presso l’Accademia Linguistica di Belle Arti di Genova.
Durante il primo periodo in Italia è entrato a contatto col mondo degli sport da combattimento, guardando la UFC di notte mentre dipingeva. Ispirato dal suo connazionale ed ex campione dei pesi massimi Francis Ngannou, ha deciso di iniziare ad allenarsi.
Riportiamo in seguito l’intervista completa che Simon Biyong ha rilasciato a The Shield Of Sports.
Ciao Simon! Come proseguono i tuoi allenamenti alla UFD Gym? Stai apportando delle modifiche al tuo gameplan?
“Ciao Francesco. I miei allenamenti alla UFD GYM proseguono bene, sto alternando le sessioni di allenamento tra Germania e Olanda con il mio coach di striking.
Direi di sì, sto apportando delle modifiche nel mio gameplan, cercando di migliorare il mio striking e consolidare la mia lotta. Ma le modifiche maggiori sono sul recupero e il condizionamento in generale.”
Tra i tuoi compagni di team vi sono fighter e campioni del calibro di Antun Racic, Roberto Soldic e Kerim Engizek. Come ti trovi ad allenarti con loro?
“Mi trovo bene ad allenarmi con degli atleti di questo livello, la maggior parte ha più esperienza di me nelle arti marziali.”
Parliamo del tuo ultimo match contro Jose Augusto a Bellator Paris, risultato purtroppo in una sconfitta sulla distanza. Cosa pensi che sia mancato in quell’incontro?
“A Parigi non sono stato vincitore. Il mio avversario è stato bravo ad applicare il suo gameplan. A testa fredda, direi che la mia condizione fisica si è deteriorata per colpa del taglio de peso che ho fatto durante la Fight Week.
Ho tolto parecchi chili in poco tempo e mi è costato molto a livello energetico. Uno degli aspetti che devo migliorare assolutamente.”
Che sensazione hai provato quando hai combattuto per la prima volta in Italia come fighter Bellator?
“Era un mix di gioia e ansia, perché c’erano la mia famiglia e i miei amici a vedermi combattere. Finalmente potevo gareggiare in casa.”
Al di fuori delle MMA, la tua passione per l’arte non è mai tramontata e, tramite i tuoi quadri, ti interessa spronare la gente. In che modo però ti fai spronare da essa prima di entrare nell’ottagono?
“Il sentimento di combattere per qualcosa di più grande al di là dello sport come il gusto del sacrificio e del lavoro duro, sostenere economicamente la mia famiglia, rappresentare il Camerun, l’Italia e in particolare Genova dove sono nati i miei figli e dove ho tutti i amici.
Questi sono i stimoli che porto con me prima di entrare nell’ottagono.”
Chi sono i tuoi atleti preferiti nel mondo degli sport da combattimento?
“I miei atleti preferiti sono Francis Ngannou, Jon Jones, Valentina Shevchenko e Kamaru Usman.”
Sai già quando disputerai il tuo prossimo incontro e con chi?
“Non ho ancora una data ma già sono pronto a ripartire, e spero di salire in gabbia a dicembre se possibile.”
Noi di The Shield Of Sports ringraziamo Simon Biyong per aver accettato il nostro invito e gli auguriamo buona fortuna per le sue prossime avventure nell’ottagono.
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