Irma Testa ha scritto ufficialmente la storia alle Olimpiadi di Tokyo 2020. La 23enne di Torre Annunziata, oro europeo del 2019, ha percorso un grande cammino nel torneo di pugilato della divisione femminile dei pesi piuma, fino ad arrivare in semifinale.
Nonostante la sconfitta per 4-1 patita per mano della campionessa del mondo del 2019, Nesthy Petecio, Irma Testa può comunque uscire a testa alta con una medaglia di bronzo al collo, la prima medaglia olimpica dell’Italia nella boxe femminile.
Irma Testa: due primati tricolori in due edizioni consecutive
Irma Testa, dopo il suo grande argento nei pesi mosca alle Olimpiadi giovanili del 2014 a Nanchino, è riuscita a farsi un grande nome nella boxe dilettantistica italiana in giovane età.
Alle Olimpiadi di Rio de Janeiro del 2016, seconda edizione per il pugilato femminile, Irma è diventata la prima pugile italiana a prendervi parte. Nell’occasione, Irma riuscì a passare gli ottavi di finale dopo aver sconfitto l’australiana Shelley Watts. Venne però eliminata nei quarti di finale per mano della francese Estelle Mossely, che avrebbe vinto la medaglia d’oro successivamente.
Dopo un bronzo ai campionati dell’Unione Europea nel 2017 e il titolo di campionessa europea vinto due anni dopo, Irma Testa è riuscita a strappare il pass per Tokyo 2020 assieme ad altre tre connazionali che, purtroppo, sono state eliminate negli ottavi di finale delle rispettive categorie.
Irma Testa sicuramente non vedrà l’ora di rientrare in Italia con il suo grande successo ottenuto, ma le Olimpiadi non sono ancora terminate. La magia dello sport continua.