Islam Makhachev crede che non c’è giustizia nei confronti dei lottatori russi in UFC.
La prova offerta dal daghestano sabato scorso a Perth, in Australia, nel main event di UFC 284 contro l’atleta di casa Alexander Volkanovski non è bastata per fargli ottenere la prima posizione nella classifica pound for pound UFC.
Il russo ha difeso per la prima volta la cintura della divisione al limite delle 155 libbre per decisione unanime contro Volkanovski, attuale campione dei pesi piuma e numero 1 p4p.
Islam Makhachev pensa che lui, Petr Yan e Magomed Ankalaev abbiano subito ingiustizie
E’ arrivata la reazione da parte di Islam Makhachev sulla mancata prima posizione pound for pound in UFC.
Ecco le sue parole sul sito russo ‘Za Khabiba’ “Non lo scopriamo di certo oggi che gli atleti russi vengono visti diversamente dagli altri. Non c’è giustizia nei nostri confronti. E’ stato così per Petr Yan contro O’Malley e recentemente anche per Magomed Ankalaev contro Blachowicz. Ora è toccata a me la stessa sorte”.
Islam aggiunge “Quello che importa è che sono andato a 13.000 km da casa mia per battere il numero uno pound for pound e ora sono tornato a casa”.
Entrambi nelle varie interviste post match hanno detto di essere aperti ad un rematch, questo, a causa dell’incontro molto equilibrato. Infatti, il verdetto ha suscitato più di qualche polemica, non tutti i fan e gli addetti ai lavori sono d’accordo con l’operato dei giudici.
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