Klay Thompson nel post gara dell’ultima partita dei Warriors è parso piuttosto rassegnato riguardo il suo attuale valore nella lega.
La guardia tiratrice dei Golden State Warriors sta vivendo un periodo molto complicato dal punto di vista professionale. Klay ha palesato un calo di rendimento preoccupante nel corso della scorsa stagione e quest’anno sta andando persino peggio.
L’apice si è toccato questa notte con il numero 11 dei Golden State Warriors che è stato relegato in panchina per gran parte della gara contro i Brooklyn Nets e si è sfogato nel post match.
Klay Thompson è vicino al ritiro?
È lo stesso Klay Thompson ad ammettere il suo calo: “Fisicamente mi sento bene, sono in forma. Il problema è dal punto di vista mentale. Sono passato da essere considerato uno dei migliori giocatori della lega a…è una cosa dolorosa per qualsiasi cestista. Gli altri hanno giocato bene e abbiamo vinto la partita”.
Thompson ha chiuso la gara di regular season con soltanto 8 punti a referto, mentre il suo sostituto Brandin Podziemski non lo ha fatto rimpiangere con 15 punti e 11 rimbalzi totali.
Il membro degli ‘Splash Brothers’ sta faticando molto proprio nella sua specialità: i tiri. Nelle ultime uscite non è riuscito a raggiungere il 45% dal campo, poco per uno dei migliori tiratori della storia del gioco.
Difatti, Klay Thompson detiene alcuni record come il numero di triple durante una partita (14), e più punti realizzati in un singolo quarto di gioco (esattamente 37). Per anni ha fatto innamorare i fan del Basket con il suo incredibile catch and shoot, ma ora quel tipo di giocatore sembra essere soltanto un lontano ricordo.
L’età avanza (giovedì compirà 34 anni), la condizione fisica resta sempre un incognita (ha comunque saltato due stagioni negli ultimi anni) e lui stesso si è messo in discussione con la possibilità di non riuscire ad ottenere più un contratto con i suoi Warriors, con la squadra con cui ha scritto la storia della NBA.
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