La TKO Boxing è il nuovo soggetto guidato da Dana White che, probabilmente, dal 2026 organizzerà i propri incontri di boxe in stile UFC.
In questi giorni il presidente della UFC e altri rappresentanti e legali del gruppo TKO, che controlla anche la WWE, stanno incontrando la Association of Boxing Commisions, ente che regola le organizzazioni mondiali di boxe, per chiedere una modifica dell’attuale regolamento.
L’idea della TKO Boxing, infatti,è quella di organizzare un circuito chiuso, sullo stile delle MMA, nel quale i pugili combatteranno in determinate categorie di peso e ambiranno a conquistare la cintura della TKO stessa.
Non c’è interesse, da parte del nuovo gruppo, che gode anche degli ingenti contributi sauditi e dell’amicizia con l’attuale presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di entrare a far parte dei circuiti tradizionali della boxe e di essere, pertanto, obbligati a vedere i propri atleti competere per titoli delle altre federazioni quali il WBC, WBA, IBF, ecc ecc.
Tuttavia la legge conosciuta cone Muhammed Ali Act, ha il fine di assicurare che ci sia sempre in essere un sistema di controlli e di regole sotteso ad assicurare la salvaguardia finanziaria e psicofisica degli atleti.
Da questo punto di vista il modo di operare proposto dalla TKO Boxing viene visto con sospetto dai legislatori del mondo del pugilato perchè è noto come nella UFC i combattenti siano spesso vittime di pratiche vessatorie e monopolistiche che non si vorrebbe venissero esportate anche al di fuori delle MMA.
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ABC President Mike Mazzulli:
“Presently the UFC/TKO is requesting an amendment change to the Mohammad Ali Act. The board of directors is working with them to make sure the ABC is still part of the federal law.”
(via https://t.co/R1hOf2s1Mg)#BrunchBoxing pic.twitter.com/DsQ5pOn0OS
— Brunch Boxing (@BrunchBoxing) April 9, 2025