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Lewis Hamilton: We Race As One solo a parole

Lewis Hamilton: We Race As One solo a parole

Lewis Hamilton “We race as one sono solo parole”. E invita la Formula 1 a prendere più provvedimenti dopo un’ondata di abusi da parte dei fan in Austria.

A seguito  del Gran Premio d’Austria di domenica al Red Bull Ring, la F1 ha rilasciato una dichiarazione in cui condanna un comportamento “inaccettabile” dopo che i tifosi hanno denunciato casi di molestie sessuali, abusi razziali e omofobici da parte di altri spettatori durante il weekend di gara.

La F1 ha preso provvedimenti installando personale di sicurezza aggiuntivo nelle aree riservate ai tifosi per la gara di domenica e si appresta a tenere colloqui con i promotori del gran premio in merito agli incidenti.

Lewis Hamilton disgustato dalla situazione

Lewis Hamilton ha definito il comportamento “disgustoso”, guidando la condanna da parte della F1. Il campione del mondo in carica Max Verstappen ha dichiarato che le notizie erano “scioccanti”, mentre Sebastian Vettel della Aston Martin ha esortato la F1 a vietare a vita l’accesso ai responsabili degli abusi.

Parlando dopo la gara, a Hamilton è stato chiesto quali azioni i piloti e la F1 potrebbero intraprendere per fare la differenza e contribuire a eliminare gli abusi, ad esempio attraverso il lavoro con la campagna We Race As One che la F1 ha lanciato nel 2020.

Secondo Hamilton, la spinta al cambiamento “deve venire da alcuni messaggi forti” e alla necessità per chi opera nel motorsport di “impegnarsi di più per la diversità e l’inclusione”.

Le dichiarazioni di Hamilton

“Questo riflette la direzione che stiamo prendendo e spesso riflette anche l’aspetto della nostra fan base”, ha dichiarato Lewis Hamilton.

“È tempo di agire. We Race as One andava benissimo, ma erano solo parole. Non è stato fatto nulla di concreto. Non c’era alcun finanziamento, non c’era alcun programma per creare un cambiamento e avviare una conversazione.

“Quindi, sicuramente, dobbiamo utilizzare le nostre piattaforme. Ma dobbiamo davvero fare un passo avanti e iniziare a mettere in pratica alcune delle cose che diciamo. Non basta pronunciare le parole.

“È inaccettabile. Non è sufficiente”.

Lewis Hamilton si sta impegnando in prima persona

La scorsa settimana, Lewis Hamilton ha sottolineato la necessità di un’azione più incisiva da parte della F1, in seguito agli insulti razzisti subiti dal tre volte campione del mondo Nelson Piquet Senior.

Per favorire il cambiamento in F1 migliorando la diversità e l’inclusione, Hamilton ha stanziato più di 20 milioni di sterline per il suo programma Mission 44, oltre ad aver creato con la Mercedes l’ente di beneficenza Ignite per concedere sovvenzioni ai gruppi sottorappresentati del settore.

La stessa F1 ha lanciato We Race As One nel 2020, concentrandosi sulla risposta alla pandemia COVID-19 e sulla disuguaglianza in mezzo all’attivismo antirazzista in tutto il mondo.

La F1 ha rivisto la campagna in vista di quest’anno, spostando l’attenzione su quattro pilastri fondamentali: sostenibilità, diversità, inclusione e comunità. La serie finanzia anche una serie di borse di studio per studenti universitari, offrendo loro un percorso per ottenere ruoli nel settore.

 

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