Michel Pereira e sua moglie sono stati minacciati di morte a causa della bandiera israeliana portata in UFC dal lottatore brasiliano.
Recentemente il presidente dell’Ultimate Fighting Championship Dana White ha rimosso il divieto di non portare le bandiere all’interno della gabbia. Il divieto è stato attuato poche settimane dopo la guerra, tuttora in corsa, tra Russia e Ucraina.
Adesso qualsiasi lottatore UFC può portare liberamente qualsiasi bandiera dentro l’ottagono, ma ciò ha già portato dei problemi a qualche combattente.
Michel Pereira e sua moglie minacciati di morte
Michel Pereira è tornato a combattere sabato notte durante l’evento di UFC Vegas 81. Il lottatore brasiliano è entrato nella gabbia con la bandiera di Israele, che poi si è messo sulle spalle una volta vinto il combattimento contro Andre Petroski.
A qualcuno non è piaciuta l’iniziativa del brasiliano e ha minacciato di morte sia lui che sua moglie. Lo ha raccontato lo stesso Michel Pereira durante l’ultima puntata del podcast ‘The MMA Hour’ del noto giornalista di sport da combattimento Ariel Helwani.
Pereira ha aggiunto che, se qualcuno è davvero venuto a bussare a casa sua a minacciare la sua famiglia, pagherà per questo. UFC non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito, ma non è da escludere un ritorno del ban delle bandiere se la situazione dovesse sfuggire di mano con altri episodi simili.
Sotto il profilo sportivo, Pereira sta vivendo il periodo migliore della sua carriera nelle mixed martial arts. Infatti, il lottatore brasiliano dopo le prime due sconfitte nei primi tre match in UFC, ha inanellato una serie di 6 vittorie consecutive.
L’ultimo incontro Michel Pereira lo ha disputato nella divisione dei pesi medi, categoria in cui è deciso di salire a causa dei continui problemi a raggiungere le 170 libbre.
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