Micol di Segni è una delle protagoniste della docu-serie Eroi di Roma basato sulle vicende umane e professionali di alcuni fighter della Capitale.
L’opera intende raccontare le storie di questi alfieri degli sport da combattimento italiani, che tramite il proprio talento ed i propri sacrifici hanno raggiunto i massimi traguardi mondiali pur mantenendo forte il radicamento con la città e la comunità da cui provengono.
La di Segni, ex campionessa mondiale IMMAF di Arti Marziali Miste e, attualmente, in forza a Cage Warriors, la più importante promotion europea, ha parlato dell’opportunità fornitale da Eroi di Roma.
Micol di Segni: i fighter non sono dei violenti
In merito al valore da attribuire alla sua partecipazione al docu-film, Micol di Segni ha sottolineato l’importanza dell’elemento umano che ha potuto far emergere.
La combattente, infatti, ha spiegato come, al contrario di quanto le capita solitamente, le domande del regista Leonardo Santoleri e della sua troupe le hanno permesso di mostrare la persona che si cela dietro all’atleta e di sfatare alcuni miti, primo tra tutti, quello del fighter descritto come individuo violento.
La lottatrice, infatti, ha tenuto a sottolineare che le arti marziali si basano su valori sani e profondi che caratterizzano la vita sportiva e professionale dei praticanti e che, a suo modo di vedere, sarebbe molto utile poter trasferire ai giovani che vivono, oggi, un momento di mancanza di principi etici e morali di riferimento.
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