La nazionale femminile cade 3-1 (25-18, 23-25, 26-24, 25-20) al cospetto della Serbia alla terza partita della Volleyball Nations League 2021, reggendo quasi due set ad alto livello ma facendosi poi rimontare e superare.
La nazionale femminile di Bregoli non ci crede fino alla fine
La nazionale femminile di Pallavolo non regge contro la nazione campione del mondo che ha tenuto a riposo la squadra titolare per dare spazio alle più giovani. Anche le “attrici” azzurre non sono state le titolari ma si preannunciava un match comunque molto interessante e spettacolare che si sarebbe potuto rivelare decisivo nella rincorsa ad uno dei primi quattro posti da parte delle due squadre in campo.
Una sconfitta dunque che fa male per come è maturata. Dopo il primo set giocato sotto tono, l’Italia aveva reagito nel secondo. La chiave di volta della partita è stato il terzo parziale: le ragazze di Bregoli hanno tenuto in mano con decisione il gioco fin sul 24-21, ma poi hanno sprecato tutto.
Queste le parole di Sylvia Nwakalor grande protagonista nel match di ieri sera : «Nel terzo set abbiamo sprecato una grande occasione e certamente questo è un aspetto sul quale dobbiamo lavorare.” Da cancellare la poca lucidità nel portare a termine un risultato che ormai era in tasca e il contraccolpo psicologico subito dopo che questo obiettivo era svanito.
La nazionale in partita
Nella nazionale femminile Bregoli cambia un po’ la formazione inserendo Omoruyi per Guerra. Manda in campo Omoruyi-D’Odorico, Bosio-Mingardi, Lubian-Mazzaro al centro e Fersino libero. La Serbia risponde con la diagonale Jaksic-Caric, Lozo-Lazovic in banda, Medic-Kocic e libero Djurdjevic. Le azzurre soffrono nel primo set, male la ricezione, attacco confuso.
La Serbia ne approfitta con Lazovic (neoacquisto di Monza) e si porta subito avanti. Nel secondo set entra Nwakalor per Mingardi e con D’Odorico e l’inserimento di Battistoni in regia le azzurre trovano più ritmo ed equilibrio per riportare in pari il punteggio. Nel terzo l’Italia continua a guidare. Nwakalor ispirata, il muro che ha preso le misure alle attaccanti serbe.
L’Italia costruisce fino al 24-21 poi incredibilmente, con Kocic a servizio, infila un paio di errori e va in tilt permettendo alla Serbia di tornare avanti. La botta è forte e le azzurre accusano il colpo scavandosi la fossa anche con errori e si va sul 5-1 per le serbe che sono cresciute a muro e in difesa e non mollano più la presa chiudendo la gara.