La NBA starebbe pensando di aggiungere due nuove franchigie a partire dal 2024. Tra i mercati papabili a questa espansione ci sarebbero Seattle, che ha già avuto una squadra, e Las Vegas, che è una città fiorente per il panorama degli sport americani.
La NBA pensa a due nuove squadre dal 2024: Las Vegas e Seattle favorite
La NBA inizia a vedere al futuro dopo alcune polemiche in merito alla lunghezza della Regular Season, attualmente composta da 82 partite, e alla suddivisione delle divisioni e delle conference, ma secondo alcune fonti d’oltreoceano la lega starebbe pensando di aggiungere due squadre tramite Expansion Draft a partire dal 2024, al momento della scadenza del contratto sui diritti televisivi a livello nazionale.
Tra le favorite per i due posti nella lega di basket più importante al mondo ci sarebbero Las Vegas, che da anni è un mercato fiorente per lo sport americano e che sta ospitando altre compagini da altri campionati, come i Golden Knights della NHL, le Aces della WNBA e i Raiders della NFL, e Seattle, che dal 2008 manca sulla mappa della pallacanestro dopo la rilocazione a Oklahoma City dei Supersonics, diventati Thunder dopo l’approdo nella nuova terra.
L’ultima volta che la NBA ha accolto una nuova squadra è stato nel 2004, quando il grande basket tornò a Charlotte, nel North Carolina, con i Bobcats, che dopo alcuni anni, nel 2014, tornarono al loro nome originale, Hornets, grazie a Michael Jordan, entrato nella dirigenza come proprietario della squadra nel 2010, e anche grazie a un accordo con la franchigia di New Orleans, vecchi proprietari del nome da quando hanno trasferito in Louisiana la franchigia, che da allora si sono rinominati Pelicans.
Las Vegas non ha mai avuto squadre in NBA, ma è altamente coinvolta nella lega grazie alla Summer League, il torneo per rookies e giovani prospetti organizzato in estate nel periodo post-Draft, mentre Seattle ha avuto l’onore di ospitare i Supersonics, nati nel 1967 e vincitori di un titolo, ottenuto contro i Washington Bullets nel 1979. Hanno avuto modo di apparire un’altra volta alle Finals, perdendo contro i Chicago Bulls nel 1996, prima di trasferirsi a OKC nel 2008.
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