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NBA: Ultimatum sul contratto collettivo esteso all’8 Febbraio

NBA: Ultimatum sul contratto collettivo esteso all'8 Febbraio

La NBA e la NBPA hanno deciso di dare una ulteriore data per permettere a una delle due parti di uscire dall’attuale contratto collettivo.

L’accordo attuale si chiuderà alla fine della prossima stagione, ma in una delle clausole descritte al suo interno c’è l’opportunità da parte di una delle due associazioni di uscire dall’attuale contratto, con il rischio di mettere la lega sotto serrata in attesa di un nuovo accordo.

La prima deadline era stata istituita per domani, ma i proprietari e i giocatori hanno deciso di prendere più tempo per riflettere in merito.

 

NBA e NBPA estendono la deadline sul contratto collettivo attuale

La NBA, ovvero Adam Silver e i proprietari delle franchigie, e l’associazione dei giocatori della lega hanno deciso di estendere il termine ultimo per permettere a una delle due parti di uscire dall’attuale contratto collettivo, in scadenza alla fine della stagione 2023-24.

La deadline, originalmente data per domani, 15 Dicembre, è stata spostata all’8 Febbraio, un giorno prima della Trade Deadline della lega, in modo da poter parlare con calma per poter trovare un accordo sul nuovo contratto collettivo ed evitare un lockout anticipato che potrebbe arrivare dopo il 30 Giugno.

La proposta principale della NBA è quella di rimpiazzare la Luxury Tax attualmente in vigore con un limite che le franchigie non possono superare in modo da poter pagare gli stipendi ai giocatori, in risposta al fatto che alcune squadre di mercati grandi, come Brooklyn Nets e Golden State Warriors, fanno dei contratti faraonici.