La nona tappa del Tour ha visto la partenza da Cluses e l’ arrivo a Tignes, un percorso difficile dove vi è stato da stringere i denti. Questa ha rappresentato la seconda frazione alpina e l’ ultima tappa prima del giorno di riposo.
Una nona tappa dal sapore di lotta all’ultima pedalata
La nona tappa del Tour de France porta la firma Ben O’Connor, 25enne scalatore australiano della AG2R Citroën, che conquista il successo sul tragaurdo di Tignes, al termine di una frazione di 145 km, durissima e interamente corsa sotto la pioggia e nel freddo.

O’Connor è partito all’attacco infilandosi prima in un gruppo piuttosto folto, poi seguendo in salita le pedalate di Woods, Quintana, Higuita e Poels. Rimasto solo con i due colombiani, dopo aver sofferto nella lunga discesa dal Cormet de Roselend, O’Connor ha staccato prima Quintana e poi Higuita volando a conquistare uno splendido successo personale.
Dietro di loro un gruppetto comprendente Guillaume Martin, Colbrelli (che ha vinto lo spint intermedio conquistando punti per la maglia verde), Guerrero, Cataneo, Konrad; ancora più indietro il gruppo della maglia gialla Pogacar con il grande lavoro del Team UAE Emirates che ha perfettamente pilotato il leader della corsa. Sul Cormet de Roselend è andato in difficoltà Wout Van Aert che ha detto addio ad ogni sogno di gloria.
Alla nona tappa c’è chi sale e chi scende
La nona tappa si conclude con uno splendido secondo posto per Mattia Cattaneo (Deceuninck Quick Step) mentre nel gruppo maglia gialla la Ineos Grenadiers ha cercato di mettere in difficoltà la maglia gialla ma, quando Carapaz ha tentato, Pogacar ha risposto e poi ha rilanciato con un’accelerazione impressionante che gli ha permesso di staccare tutti gli altri uomini di classifica. Da applausi anche il terzo posto di Sonny Colbrelli, autore di una gara straordinaria.
Pogacar ha guadagnato 30 secondi su Carapaz, Uran e Vigegaard, 45 secondi su Kelderman, un minuto e mezzo su Gaudu e Lutsenko.
Da ricordare che stamane non hanno preso il via Primoz Roglic e Matthieu Van der Poel mentre durante la corsa ha messo piede a terra il francese Nans Peters così come il belga Tim Merlier, vincitore di una tappa, ed il suo connazione Jasper De Buyst. Fuori tempo massimo Coquard, Démare, De Bod, Vliegen, Guarnieri, Dlamini, Delaplace.
Si è salvato per questione di secondi il campione olimpico Van Avermaet, mentre Cavendish è arrivato piangendo e ha abbracciato Declercq e Morkov che lo hanno scortato al traguardo in tempo per continuare la sua corsa in maglia verde.