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Panchan Rina si scusa dopo l’arresto del 5 dicembre scorso

Panchan Rina si scusa dopo l'arresto del 5 dicembre scorso

Panchan Rina ha rilasciato di recente le sue prime dichiarazioni e le sue scuse in seguito all’arresto avvenuto il 5 dicembre nella prefettura di Hyogo.

La kickboxer giapponese è l’attuale e prima campionessa delle Minimumweight femminili della Knock Out, e negli ultimi mesi non ha potuto combattere a causa di un infortunio, ma questo non è l’unico motivo.

Il 5 dicembre, la polizia delle prefettura di Hyogo l’ha arrestata con l’accusa di frode ai danni di una donna di 35 anni, dopo averle venduto per quasi 100.000 yen, tramite un’asta online, un falso poster in edizione limitata dell’evento The Match 2022, che ha visto protagonisti Tenshin Nasukawa e Takeru Segawa.

La giovane Rina Okamoto ha subito ammesso il reato commesso ed è stata rilasciata il giorno successivo. Negli ultimi giorni invece ha caricato un video nella quale ha spiegato cosa l’ha spinta a compiere questa azione.

Panchan Rina è stata truffata nel 2022

La giovane campionessa di kickboxing Panchan Rina ha pubblicato un video sul suo canale ufficiale di YouTube, nel quale ha rilasciato le sue prime dichiarazioni dopo l’arresto oltre che le sue scuse pubbliche.

Ha spiegato inoltre che a spingerla a fare ciò è stata proprio un’altra truffa fatta ai suoi danni nel corso dello scorso anno.

“Tutto questo è avvenuto a causa della mia debole volontà.

Lo scorso marzo, una mia conoscenza mi ha raccomandato un investimento. Non avevo mai fatto investimenti prima d’ora e non avevo alcuna conoscenza di base del settore, ma ho comunque fatto un investimento di 3 milioni di yen.

Avrei dovuto lasciar perdere quando mi resi conto di quello che stava succedendo, ma non sono mai riuscita a rimediare. 3 mesi dopo, a giugno, la perdita totale ammontava a 15 milioni di yen.”

Panchan Rina ha quindi spiegato che, vista l’inattività dovuta al suo infortunio al legamento crociato anteriore, ha deciso di vendere online del merchandise, incluso il suddetto poster, per recuperare lentamente quanto perso.

La stessa “Cutie Striker”, una volta rilasciata, ha anche raggiunto la vittima per scusarsi, ottenendo il perdono di quest’ultima. Il caso è tuttora aperto e non è ancora chiaro quale sarà la pena della kickboxer.