Patrick Mahomes è l’uomo del momento in NFL, ma per lui quanto fatto finora non è ancora abbastanza per risultare il migliore di sempre.
Il n°15 dei Kansas City Chiefs, con i quali ha conquistato il Super Bowl nel 2020, nel 2023 e nel 2024, ha recentemente ottenuto un importante riconoscimento personale: il TIME Magazine lo ha nominato tra le figure più influenti del 2024.
Oltre a questi, ricordiamo, Mahomes ha archiviato tre titoli MVP al Super Bowl e due titoli MVP della NFL. Ha inoltre preso parte a 6 Pro Bowl consecutivi e ottenuto la nomina di First Team All-Pro in due occasioni. Questo e molto altro rendono Patrick uno dei migliori se non il miglior giocatore attuale in NFL.
Secondo lui, tuttavia, questo non è ancora abbastanza per avvicinarsi all’ambito status di miglior quarterback di tutti i tempi.
Che cosa serve a Patrick Mahomes per affermarsi come GOAT?
In una recente intervista rilasciata al TIME, Patrick Mahomes ha analizzato il suo status attuale, contando non solo l’andamento ma anche gli inizi.
“Mettiamola così, ho avuto uno dei migliori tre inizi di carriera di sempre.”
Patrick Mahomes prende come riferimenti alcuni dei principali contendenti allo status di GOAT della NFL per quanto riguarda il ruolo di quarterback, come Joe Montana, Dan Marino e i più recenti Tom Brady e Aaron Rodgers. Egli tuttavia si dice ben lontano da questo livello.
“È necessario avere una carriera molto consistente, è una cosa che vale per qualsiasi sport. Personalmente credo di aver fatto molto finora, un grande lavoro in così pochi anni, ma è difficile togliere a Tom Brady qualcosa che ha inseguito e ottenuto dopo tanto tempo, e posso dire lo stesso per Peyton Manning o Aaron Rodgers, o tanti altri.
È questo quello che voglio dire: non occorre soffermarsi a ciò che hai fatto nella stagione precedente, ma farlo di stagione in stagione. Se ne parlerà direttamente quando avrò terminato la mia carriera, allora sì che la gente potrà decidere se è così o meno.”
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