Stephane Peterhansel ha risposto ai commenti di Nasser Al-Attiyah e ritiene che il pilota della Toyota abbia perso la Dakar 2021 vincendo al prologo, solo per aumentare il suo ego.
Il pilota della X-raid Mini Peterhansel ha conquistato oggi il 14 ° titolo Dakar estendendo così il suo record, battendo Al-Attiyah di poco meno di 15 minuti in quella che è stata effettivamente una corsa tra i due per la vittoria.
Il risultato di oggi ha segnato la quinta vittoria per un buggy alla Dakar in sei anni, con il trionfo di Al-Attiyah nel 2019 su una Toyota Hilux a quattro ruote motrici in Perù l’unica eccezione.
Peterhansel: le sue dichiarazioni su Al-Attiyah nel post-Dakar
Il pilota del Qatar è stato particolarmente esplicito riguardo all’apparente vantaggio di cui gode il John Works Cooper Buggy di X-raid negli ultimi anni. All’inizio di questa settimana aveva anche rilasciato una dichiarazione in cui esplicita che le regole siano “troppo a favore dei buggy” rispetto ai classici veicoli 4×4.
Tuttavia, Peterhansel non è rimasto impressionato dalle osservazioni di Al-Attiyah, affermando di aver vinto la gara già nel Prologo di 11 km del 2 gennaio.
Il pilota della Toyota ha ottenuto una vittoria convincente nella prima giornata di gare, ma questo ha significato il dover aprire la strada nella 1° tappa, dando un vantaggio ai suoi rivali che sono partiti più in basso.
Di conseguenza, Al-Attiyah ha perso 12 minuti e non è mai stato in grado di riprendersi completamente da quella battuta d’arresto, con problemi di navigazione e tre forature nella 9° tappa che hanno effettivamente dato il via libera alla vittoria di Peterhansel.
“Non voglio commentare questo, perché si lamentano da anni – ha dichiarato Peterhansel – Noi, quando non vinciamo, non piangiamo. È solo una questione di ego. Se avesse un ego leggermente diverso, potrebbe aver vinto la Dakar. Il suo ego lo ha spinto ad un punto tale che voleva vincere il prologo, e penso che sia stato allora che ha perso la gara”.
Peterhansel ha vinto solo una tappa rispetto alle cinque di Al-Attiyah, ma è stato di gran lunga il più costante dei due. In tutto il rally raid non ha mai perso più di cinque minuti contro i suoi principali rivali, in nessuna tappa.
Il signore della Dakar: le sue dichiarazioni
Il pilota francese ha ora vinto la Dakar otto volte nella categoria auto da aggiungere ai suoi sette trionfi su moto, il primo dei quali è stato ottenuto esattamente 30 anni fa con la Yamaha.
Ad una domanda relativa al suo successo, Peterhansel ha dichiarato: “C’è sempre così tanta pressione, ed è quello che dico sempre: la Dakar è ancora molto complicata da vincere. Devi davvero dare il massimo, devi essere completo, devi avere una buona squadra, devi avere una buona macchina e, ovviamente, un copilota di alto livello. Ma nonostante tutto questo, l’errore è umano e puoi commettere errori rapidamente. Quindi vincere la 14esima volta è stato importante, perché mi ha permesso di festeggiare i trent’anni tra questa vittoria e la prima del 1991. E penso anche di essere l’unico ad aver vinto in tutti e tre i continenti. Avendo corso attraverso l’Africa. , Sud America e ora Arabia Saudita . Penso che non sia solo l’esperienza, perché quando vedi Edouard Boulanger, lui ha pochissima esperienza come copilota eppure è stato ottimo. È la lucidità, l’analisi del roadbook dal lato della navigazione. E da parte mia, ho provato a non lasciarmi deprimere quando sentivo di essere un po’ più lento”.
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