Pirelli ha deciso di lanciare il suo vodcast, visibile sul canale YouTube della Casa milanese, intitolato “Box box box.
L’azienda, fondata a Milano nel 1872 da Giovanni Battista Pirelli, è da sempre un leader nel settore degli pneumatici, soprattutto quando si richiedono delle altissime prestazioni. Il suo legame con la Formula 1 nasce nel 2011, quando diventa partnership ufficiale dell’F1.
Negli anni, il ruolo di Pirelli è andato ben oltre la sola fornitura di pneumatici per le monoposto, in quanto gli stessi pneumatici sono diventati fortemente influenti nell’esito della gara. Scegliere la mescola corretta o saper gestire il grado di usura degli pneumatici incide sulle possibilità di vincere una gara.
Pirelli ha reso disponibile per la Formula 1 tre diverse tipologie di mescole per le gare su asciutto. I soft sono più morbidi e, in quanto tali, risultano i più soggetti ad usura. I medium cercano il giusto equilibrio tra durata e prestazione, il che li rende facilmente gestibili durante la gara. Infine, esistono gli hard, come intuibile dal nome, sono i più resistenti.
Per condizioni atmosferiche non ottimali, come in caso di pioggia o poca aderenza, ha sviluppato gli pneumatici Intermediate e Wet.
Ora l’azienda vuole approfittare dello spazio del vodcast per ospitare grandi nomi della F1.
Pirelli si racconta tramite il suo vodcast su Youtube
Pirelli ha scelto di raccontarsi con sei puntate, ciascuna delle quali su un tema specifico, tramite il proprio canale YouTube.
Nella prima puntata intitolata “Velocità”, sono ospiti Max Verstappen, Andrea Stella e Nikolas Tombazis. Il campione del mondo ha riassunto il concetto di velocità in un modo icononico: “Quando si percepisce? Quando si sbatte contro un muro!”.
Interrogato più specificatamente su cosa si provi all’interno della monoposto a determinate velocità, Verstappen menziona il circuito che vorrebbe ritrovare sul suo calendario: “Mugello! Le piste fluide, non troppo stop and go, mi piacerebbe girare su piste dove ci sono curve fluide e veloci”.
Il progetto punta a far emergere, in un ambiente più colloquiale, quei temi nascosti dei protagonisti della Formula 1.
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