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Pugilato a rischio esclusione dalle Olimpiadi 2028?

Pugilato a rischio esclusione dalle Olimpiadi 2028?

Il pugilato rischia di essere escluso dai Giochi Olimpici per la prima volta dopo oltre 100 anni di storia.

La nobile arte è sempre stato un punto fisso nella storia delle Olimpiadi a partire dall’edizione di Saint Louis nel lontano 1904. Tuttavia, potrebbe seriamente essere esclusa dall’edizione di Los Angeles nel 1928.

A prendere il posto del pugilato potrebbe essere il T20 Cricket, già approvato da parte del comitato esecutivo del CIO in una riunione a Mumbai, che tornerebbe così dopo un’assenza di 128 anni. Infatti, la prima e unica volta in cui i Giochi Olimpici hanno ospitato il T20 Cricket è stato nell’edizione del 1900 in cui parteciparono soltanto Francia e Gran Bretagna, con quest’ultimi a vincere la medaglia d’oro.

Il pugilato sta per scomparire dai Giochi Olimpici?

Negli ultimi anni il Comitato Olimpico Internazionale sta spingendo sempre di più per la riduzione del numero degli sport, ma fino a qualche anno fa mai ci si sarebbe aspettato una esclusione del pugilato, disciplina in cui tanti giovani atleti sono poi diventati campioni mondiali, come: Muhammad Ali, George Foreman, Joe Frazier, Vasil Lomachenko e tanti altri.

Invece, tutto inizia a prendere forma nel 2022 con il CIO (Comitato Olimpico Internazionale) ha rimosso l’IBA (International Boxing Association) dalla supervisione dei Giochi e organizzando un nuovo sistema di qualificazione per i pugili che sognano di partecipare alla competizione.

Poi, il presidente del CIO in persona, Thomas Bach, ha dichiarato che il pugilato è in una sorta di lista di attesa verso le Olimpiadi del 2028 che si terranno negli USA, a Los Angeles.

Dunque, la nobile arte rischia seriamente di scomparire dai Giochi Olimpici. Era successo soltanto in un’edizione, in quella di Stoccolma del 1912 in cui il pugilato non fece parte degli sport presenti, per poi tornare stabilmente da Anversa 1920.

 

 

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