I San Francisco 49ers hanno deluso le aspettative del prestagione, ma sono in pieno cambio d’identità offensiva dopo i numerosi infortuni.
Dopo un’intera off-season turbolenta ma da favoriti, in seguito alla sconfitta in overtime contro i Chiefs al Super Bowl e alle dispute contrattuali con alcuni giocatori chiave, i San Francisco 49ers hanno iniziato la stagione senza la brillantezza degli ultimi anni.
Le opinioni si sprecano nell’infinità di programmi multimediali che gravitano intorno alla NFL, per alcuni sta finendo un ciclo, per altri senza gli infortuni si parlerebbe di una squadra completamente diversa, per altri ancora i 49ers hanno sempre approcciato le stagioni come una maratona e perdere 4 partite in questa fase non deve destare preoccupazioni.
Perché i San Francisco 49ers avrebbero concluso un ciclo?
Una stagione NFL è indubbiamente dispendiosa a livello fisico, basti pensare che meno del 50% dei giocatori riesce a disputare tutte e 17 le partite. Se consideriamo la corsa playoff si aggiungono tra 1 e 4 match extra, praticamente un quarto di stagione in più.
In ciascuna delle ultime 5 stagioni i 49ers hanno disputato 3 gare in più, raggiungendo sempre almeno in finale di Conference. Con un totale di 15 partite extra si ottiene complessivamente una stagione in più rispetto alle altre squadre.
A confermare che lo stress sui giocatori stia giocando un ruolo in questa stagione, abbiamo l’infermeria di San Francisco, colma da inizio anno di giocatori chiave nelle ultime stagioni.
Aiyuk non tornerà quest’anno, McCaffrey ha perso le prime 8 partite e non è chiaro quando potrà tornare, Samuel e Jennings hanno saltato un paio di partite a testa, Greenlaw è fuori da febbraio. Questi sono soltanto i nomi più conosciuti, ma si potrebbe andare avanti parecchio.
Non capitalizzare quest’anno significherebbe perdere un’ulteriore opportunità al Lombardi con il terzo roster più anziano della lega. Rimpiazzare un giocatore come Trent Williams, da un decennio il migliore OT della lega, potrebbe comportare enormi problemi in termini di risorse economiche, di tempo e al Draft.
Non solo, perdere Williams potrebbe implicare anche enormi cambiamenti nello stile di gioco dei 49ers. Shanahan ha sempre dimostrato di essere un innovatore nei momenti di necessità e il cambio generazionale dei San Francisco 49ers potrebbe stimolarlo proprio in questo senso.
I 49ers però non avranno situazioni complesse soltanto per Williams, ma molti altri giocatori sono a un punto della carriera in cui potrebbero decidere di inseguire nuove sfide. Lo stesso McCaffrey compirà a breve 29 anni, età critica per un RB, soprattutto se la durabilità è già stato un grande tema nel corso di tutta la sua carriera.
Brock Purdy’s 5.2% big-time throw rate is just 0.3 percentage points below his 2023 clip, while his 2.6% turnover-worthy play rate is 0.6 percentage points better than his mark last season 🎯
Why PFF is still high on the 49ers:https://t.co/1v9ZemROGr
— PFF SF 49ers (@PFF_49ers) October 26, 2024
I San Francisco 49ers hanno ancora una chance quest’anno?
La NFC West è tra le divisioni più aperte in questo momento in NFL, con tre squadre a pari record in testa: Cardinals, 49ers e Seahawks. I Rams, che hanno già avuto la settimana di pausa, sono una vittoria indietro con il record di 3-4.
Indubbiamente i San Francisco 49ers, nonostante le numerose defezioni, sono la squadra con le carte più in regola tra le 4 per arrivare ai playoff e fare rumore. È facile infatti apprezzare come il roster di San Francisco sia il più attrezzato per vincere e come sia competitivo in qualsiasi incontro anche con seconde e terze linee.
I rientri di Pearsall, McCaffrey, Mason e Hufanga potrebbero dare la spinta necessaria e aprire il gioco, soprattutto in attacco, come vedremo in seguito, facendo tornare la squadra ai livelli dello scorso anno.
Guardando il bicchiere mezzo pieno, infatti, le difficoltà incontrate dai Niners quest’anno fino ad ora li hanno frenati in modo tutto sommato limitato, come conferma la testa del girone, seppur condivisa.
Il bicchiere mezzo vuoto ci dice invece che un altro infortunio pesante a un giocatore chiave, che sia in attacco o in difesa, potrebbe far definitivamente deragliare il treno della stagione e porre numerosi interrogativi sul futuro prossimo della franchigia.
Per squadre come i 49ers la condizione della squadra può rimanere un tema marginale per tutto il corso della stagione regolare: assicurarsi un posto ai playoff dovrebbe essere l’unica preoccupazione per Shanahan, consapevole che il roster è abituato al clima della post-season e che lo stato di forma in week 9 non avrà alcun tipo di importanza.
Per capire quelle che sono le difficoltà dei San Francisco 49ers è necessario però capire cosa è cambiato quest’anno dal punto di vista tattico e perché.
Cosa è successo all’attacco dei San Francisco 49ers?
La filosofia offensiva di Shanahan si basa su pochi principi adattabili a ogni formazione e personale. L’obiettivo è quello di creare tante possibilità di ricezione sul corto con ottime potenzialità di corsa dopo la ricezione (YAC: Yards After Catch), soprattutto nelle zone centrali del campo.
A pieno regime l’attacco può contare su McCaffrey, Samuel, Kittle, Juszczyk, Aiyuk, Jennings e il rookie Pearsall. È evidente come per una difesa sia complicato tenere sotto controllo una quantità simile di giocatori, soprattutto considerata l’interscambiabilità delle mansioni.
L’assenza prolungata di McCaffrey quest’anno ha tuttavia alleggerito lo stress sulle difese avversarie permettendo di scaricare il box e far arretrare due safety invece che una soltanto.
La perdita di una safety dal box rappresenta un vantaggio per il gioco di corsa, dotato di maggior libertà, ma un enorme svantaggio dal punto di vista dei lanci per due ragioni.
La prima è che con due safety i giochi pilastro dell’attacco – PlayAction Slide, Drift e Yankee – hanno maggior possibilità di essere neutralizzati per una mera questione numerica. Aggiungere un giocatore permette di condensare le zone calde di questi giochi abbassandone quantomeno l’efficacia.
La seconda è che con due safety il box non ha la possibilità di coprire tutti i gap e la difesa è quindi costretta ad abbandonare il gap shoot (attaccare il buco di una corsa in modo iperaggressivo) passando al gap control (tecnica meno irruenta che permette a un giocatore di controllare due gap invece che uno soltanto).
Questo dettaglio porta a un significativo decremento di efficienza nelle Playaction, fondamentale su cui i 49ers sono, dall’arrivo di Shanahan, tra le migliori squadre nella lega.

Cosa serve ai San Francisco 49ers per puntare a una corsa ai playoff?
I 49ers dovranno prima di tutto preservarsi fisicamente. Perdere un altro giocatore chiave da entrambi i lati della palla potrebbe essere letale, come detto in precedenza. La priorità, anche se con poche possibilità di controllo, deve essere quella di tornare in salute e riaccogliere i vari giocatori per ora lontani dal campo.
Secondariamente, Brock Purdy – che sta giocando una stagione stellare in quanto a decisioni, meno dal punto di vista dei numeri – dovrà elevare il livello di gioco dei compagni, non più farci affidamento con l’intensità e la frequenza delle scorse stagioni.
Le vicissitudini di questa stagione richiedono al QB ex Mr Irrelevant di fare un ulteriore step di maturazione alla sua terza stagione. Purdy ha dimostrato di sapersi mettere in gioco e di riuscire a mantenere alti livelli di controllo in qualsiasi situazione, quest’anno dovrà riuscire a farlo nonostante il roster sia decimato.
Brock Purdy ha aumentato molto la distanza media per lancio (ADOT: Average Depth Of Target), in parte per una tendenza schematica dovuta agli accorgimenti avversari, come visto prima, ma anche per necessità situazionali.
All’aumentare dell’ADOT diminuiscono statisticamente le YAC. Queste ultime sono tuttavia più facilmente guadagnabili per la minor difficoltà del lancio dovuta alla distanza.
I San Francisco 49ers, ad appena 9 mesi dalla sconfitta al Super Bowl, si ritrovano a fare i conti con una stagione che potrebbe decretare le loro sorti nel futuro a medio e lungo termine e devono capire che strada intraprendere: cambiare completamente pelle in attacco cercando nuove soluzioni e nuovi concetti, o aspettare il rientro di alcune star e tenere tutto come prima?
Qualificarsi ai playoff e rimettere in carreggiata l’annata significherebbe dimostrare una solidità granitica e imperturbabile anche di fronte alla miriade di infortuni affrontati finora, dando estrema fiducia nel progetto ai giocatori in casa e ad eventuali obiettivi di mercato.
Al contrario, perdere il treno playoff andrebbe a inasprire i già molti malcontenti che han tenuto banco in offseason, andando ad accentuare le crepe tra spogliatoio e dirigenza con il rischio di dare il via a una repentina fuga dalla Baia.
Did the NFL screw the 49ers?
San Francisco has a -21 day rest disadvantage, which is the worst in the NFL, meaning they’re playing a lot of games, where the opponent has more rest than them.
Considering the 49ers have played in four NFC titles and two Super Bowls in five… pic.twitter.com/2caVCtU8ue
— Chase Senior (@Chase_Senior) October 27, 2024