Sherry Pollex, moglie del pilota NASCAR Martin Truex Jr, ha annunciato di doversi sottoporre ad alcuni trattamenti per curare un cancro alle ovaie.
Aggiornamento 23/12/2020:
Sherry Pollex è tornata a casa, a comunicarlo è la stessa moglie di Martin Truex Jr tramite la sua pagina Twitter.
Got home from the hospital yesterday. So happy to be recovering at home now! 🙏💙Thank you to everyone that has sent texts, dropped off meals, sent flowers, prayed for us. I am in awe of this community. I have a long road ahead of me, but I’m ready 💪 pic.twitter.com/iYcBVklvMf
— Sherry Pollex (@SherryPollex) December 22, 2020
18 Dicembre 2020: La donna, che ha annunciato l’inizio dei trattamenti tramite un post sul suo profilo Instagram, ha anche ripercorso le tappe di questa sfortunata malattia.
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La Pollex, che ha sofferto già di questo male nel 2014, ha invitato i suoi fan a pregare per i dottori affinchè possano rimuovere questo male di modo che lei possa di nuovo sottoporsi il prima possibile alle chemioterapia e continuare a lottare a fianco del marito.
L’impegno umanitario della coppia
Nel 2007 Truex e la moglie hanno fondato la Martin Truex Jr Foundation che si occupa di supportare bambini ammalati di cancro e donne che hanno la sua stessa malattia attraverso alcune iniziative come la “Catwalk for a Cause” (una sfilata di moda); inoltre, in questa stagione, alcuni piloti hanno “indossato” sulle loro auto nomi di persone che hanno vinto un’asta benifica con tutti i proventi all’associazione.
Inoltre, la fondazione ha donato 1.2 milioni di $ alla neonata Sherry Strong Integrative Medicine Oncology Clinic all’interno del Weisinger Cancer Institute di Charlotte in North Carolina; a tal proposito, Truex ha affermato “Questo non è un ospedale. E’ un posto dove stare bene e rimanere sani. E’ un posto che dona speranza”.
Nella giornata di oggi, la Pollex ha aggiornato i suoi seguaci su Instagram: “Grazie a tutti per il supporto. L’operazione è andata bene ed i dottori hanno tolto 3 tumori ben visibili. Sono molto grata ai dottori, agli infermieri ed ovviamente ai miei cari.”