Sport e inclusione possono andare di pari passo e creare un mondo accessibile a tutti.
Lo sport è passione e la passione deve essere di libero accesso a ogni persona, nonostante le difficoltà e le disabilità. Nell’epoca moderna in cui viviamo vi è ancora la necessità di sensibilizzare riguardo questa tematica per abbattere le numerose barriere che ancora esistono.
La collaborazione tra sport e inclusione è fondamentale affinché si facciano degli importanti passi avanti riguardo questo argomento. Lo sport coinvolge tantissime persone ma, ancora oggi, chi ha delle disabilità spesso non riesce a vivere la propria passione.
In vista di Parigi 2024 è nata l’idea di sviluppare un progetto che vede la collaborazione tra sport e inclusione.
Come arrivano sport e inclusione a Parigi 2024?
Il 2 aprile 2024, in occasione della giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo, l’Associazione Nazionale Ricerca Autismo (AIRA), in collaborazione con i reparti di neuropsichiatria infantile dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù organizzerà un evento per affrontare il tema dell’autismo in campo istituzionale, scientifico e sportivo, grazie al supporto del CONI.
Verrà lanciata una raccolta fondi per sostenere il progetto “Lo sport e l’inclusione volano a Parigi2024”.
Sport e inclusione lavoreranno insieme con l’obiettivo di dare l’opportunità a diversi ragazzi affetti da autismo di vivere le emozioni delle olimpiadi a stretto contatto con gli atleti.
Il progetto nasce da un’esperienza portata avanti nell’agosto 2016 durante i Giochi di Rio De Janeiro in cui venne data l’opportunità a 8 ragazzi affetti da autismo di raggiungere il Brasile per vivere da vicino l’evento sportivo.
In occasione delle Olimpiadi di Parigi 2024 un gruppo di ragazzi di varie discipline sportive, con un genitore e lo staff tecnico, raggiungerà la capitale francese per vivere due giornate di inclusione sportiva.
Visualizza questo post su Instagram
