Da qualche anno si parla di questa fantomatica “Superlega” che, a partire dal 2023, dovrebbe dar vita ad una competizione con impegnate tutte le più importanti squadre europee.
Nella giornata di oggi, che potrebbe diventare un punto di svolta storico per il calcio europeo e mondiale, la UEFA ha rilasciato un forte e deciso comunicato contro le squadre che andrebbero a comporre questa nuova Superlega.
Il comunicato della UEFA contro la Superlega
Al momento sarebbero 12 le squadre coinvolte nell’ipotesi della formazione di questa nuova competizione: 6 squadre inglesi (Chelsea, Arsenal, Tottenham, Manchester City, Manchester United, Liverpool), 3 squadre spagnole (Real Madrid, Barcellona, Atletico Madrid) e 3 squadre italiane (Juventus, Milan e Inter).
Ecco il comunicato UEFA contro la creazione della Superlega:
“La UEFA, la Federcalcio inglese e la Premier League, la Federcalcio spagnola reale (RFEF) e LaLiga, la Federcalcio italiana (FIGC) e la Lega Serie A hanno appreso che alcuni club inglesi, spagnoli e italiani potrebbero aver intenzione di annunciare la loro creazione di una cosiddetta Superlega.
Se ciò dovesse accadere, ci teniamo a ribadire che noi – UEFA, FA inglese, RFEF, FIGC, Premier League, Liga, Lega Serie A, ma anche FIFA e tutte le nostre federazioni affiliate – resteremo uniti nei nostri sforzi per fermare questo cinico progetto, un progetto che si fonda sull’interesse personale di pochi club in un momento in cui la società ha più che mai bisogno di solidarietà.
Prenderemo in considerazione tutte le misure a nostra disposizione, a tutti i livelli, sia giudiziario che sportivo, al fine di evitare che ciò accada. Il calcio si basa su competizioni aperte e meriti sportivi; non può essere altrimenti.
Come annunciato in precedenza dalla FIFA e dalle sei Federazioni, ai club interessati sarà vietato giocare in qualsiasi altra competizione a livello nazionale, europeo o mondiale, e ai loro giocatori potrebbe essere negata l’opportunità di rappresentare le loro squadre nazionali.
Ringraziamo quei club di altri paesi, in particolare i club francesi e tedeschi, che si sono rifiutati di iscriversi. Chiediamo a tutti gli amanti del calcio, tifosi e politici, di unirsi a noi nella lotta contro un progetto del genere se dovesse essere annunciato. Questo persistente interesse personale di pochi va avanti da troppo tempo. Quando è troppo è troppo”.