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Svitolina esorta la WTA a regolamentare le strette di mano

Marketa Vondrousova elogia il tennis di Elina Svitolina

Svitolina, tennista attuale numero 76 del seeding femminile, nel post partita contro Azarenka si è espressa in merito alla tensione tra atleti ucraini e russi.

L’ucraina ha commentato il fine gara del match che l’ha vista opposta all’atleta di Minsk. La nativa di Odessa si è rifiutata di stringere la mano alla collega, così come da protocollo. La scelta di Svitolina segue quelle di altre sue connazionali, le quali in segno di protesta e distacco non desiderano entrare in contatto con atlete di nazionalità russa e bielorussa.

La ventottenne chiede alla WTA ma anche all’ATP di esprimersi in maniera netta su questo argomento, al fine di evitare continue polemiche ed imbarazzi. In tale situazione, questa arbitrarietà ha provocato molteplici fischi per l’Azarenka, la quale si difende affermando di essersi comportata rispettosamente.

Svitolina chiede chiarezza circa i comportamenti da adottare in campo

Svitolina è in balia di sentimenti collerici verso la vicenda della guerra russo-ucraina. Dallo scorso 24 febbraio 2022, gli eventi sono precipitati in una spirale di morte e dolore. Lo sport, così come altri campi della vita quotidiana, ne hanno risentito inevitabilmente.

La Azarenka, dopo la sconfitta rimediata per mano dell’ucraina, ha lasciato il campo numero 1 dell’All England Club sulla scia di vistose contestazioni da parte del pubblico. La bielorussa si difende dichiarando di aver semplicemente “rispettato il volere di Svitolina”.

Svitolina stessa, in seguito a tale episodio, ha commentato: “Mi è capitato lo stesso a Parigi. Ho terminato tre partite in questo modo. Per quanto mi riguarda, credo che le organizzazioni tennistiche debbano dichiarare che non ci saranno strette di mano tra i giocatori russi, bielorussi ed ucraini. Non so se forse non è chiaro per la gente, ma alcuni non sanno bene cosa stia succedendo”.

La tennista ucraina ha poi ricordato la sua esperienza a Parigi, sottolineando come i fischi spesso non siano rivolti ad una determinata giocatrice, ma alla professionista che ha perso l’incontro e che non ha ricevuto una stretta di mano.

A tal proposito Svitolina conclude: “È stato ingiusto anche per me nei quarti di finale di Parigi. Come ho già detto, ogni giocatrice che perde e non si stringe la mano viene fischiata, mi sembra. Malgrado questo, ritengo che per evitare tali imbarazzi ci sia la necessità di una presa di posizione da parte della WTA. In questo caso infatti la motivazione è più profonda, non è legata alla semplice sconfitta.”.