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Team Aqua, la nostra esperienza alla TARL

Team Aqua, la nostra esperienza alla TARL

Il Team Aqua ha annunciato la Summer Edition 2025 della Team Aqua Research Lab, la prima e unica scuola di competitivo Pokémon al mondo.

Solitamente questo spazio è dedicato a seguire le gesta dei membri del Team Aqua nel corso della lunga stagione competitiva ma, in occasione dell’annuncio dell’edizione estiva della TARL, ci tenevamo a parlarvi di questa scuola tutta a tema Pokémon davvero unica nel suo genere.

Nell’articolo che andrete a leggere, infatti, ci concentreremo principalmente sul provare a trasmettere a voi lettori in che cosa consiste partecipare alla TARL, raccontandovi la nostra personalissima esperienza vissuta qualche mese fa in occasione dell’edizione tenutasi a Milano, tra lezioni di VGC (Video Game Championship, n.d.r.), lotte Pokémon e tantissimo divertimento.

Allo stesso tempo, non mancheremo di fornirvi tutti i dettagli necessari affinché possiate comprendere al meglio il vero scopo di questa realtà, oltre ad indicarvi nella maniera più oggettiva possibile quali sono tutt’ora i suoi principali punti di forza e di debolezza, nella speranza di fornirvi un bagaglio di conoscenze che possa un giorno tornarvi utile nel caso in cui vogliate vivere voi stessi quest’esperienza.

Ma andiamo con ordine. Che cos’è e in cosa consiste esattamente la Team Aqua Research Lab?

Team Aqua: una storia quinquennale chiamata Research Lab

Così come riportato anche dal sito ufficiale del Team Aqua, la TARL è la prima, e tutt’ora unica, scuola di competitivo Pokémon dal vivo al mondo. La compagine livornese organizza ormai dal 2020 ben due edizioni ogni anno, una estiva e una invernale, accogliendo gli studenti per quattro giorni interi di lezioni tenute da alcuni dei migliori giocatori di VGC in Europa e non solo.

Proprio l’expertise dei professori che ogni anno mettono a disposizione degli studenti le proprie competenze sia a livello teorico che a livello pratico, rappresenta uno degli assoluti punti di forza della scuola. C’è poco da fare. Se chi si prende il compito di insegnare non ha una conoscenza abbastanza verticale della materia da riuscire a trasmetterla in maniera efficace o non ha un’esperienza tale da risultare credibile nel farlo, il senso della lezione viene per forza meno.

 

Team Aqua, la nostra esperienza alla TARL
Davide Miraglia è stato uno dei professori della TARL Milan Edition 2025

 

Altro elemento chiave di cui è necessario tenere conto, se non si vuole incorrere in una metodologia di insegnamento che risulti troppo pesante per gli studenti, è il modo con il quale vengono somministrate le lezioni. Proprio per questo, sebbene anche per la TARL si stia parlando delle classiche lezioni frontali, che dal personalissimo punto di vista di questo autore donano una nota nostalgica all’esperienza, l’equilibrio tra spiegazione e interazione con gli studenti non è mai risultato assente.

Gli studenti hanno infatti la piena libertà di fare domande al professore di turno, anche riguardo ad argomenti che per i più esperti possono risultare scontati, senza doversi mai sentire a disagio nell’essere meno preparati di altri compagni. Un altro dei punti di forza riscontrabili nella TARL è proprio questo, ossia saper creare un ambiente nel quale il gruppo di studenti risulti unito non solo nell’intento, ma anche nel supportarsi gli uni con gli altri.

Le numerose attività di gruppo, inoltre, spalmate nel corso dei quattro giorni di insegnamenti, non fanno altro che rafforzare ulteriormente questa aspetto. Brain storming, meta analysis e team building sono risultati espedienti molto utili nel favorire il prosperare di un clima sì competitivo, ma al contempo avente sempre come elemento cardine l’imparare e il divertirsi insieme.

 

Team Aqua, la nostra esperienza alla TARL
Gli studenti in aula durante la prima lezione della TARL Milan Edition 2025

 

 

E parlando di divertimento, questo non è mai mancato per tutta la durata dell’esperienza e ha raggiunto il suo apice al torneo di fine corso, che ha visto gli studenti impegnati a lavorare all’ideazione di squadre lotta con le quali confrontarsi e misurarsi non solo con i propri colleghi, ma anche con gli stessi professori dai quali hanno appreso le tante informazioni alla base delle lotte in doppio (format ufficiale utilizzato nelle competizioni di VGC, n.d.r.).

Il segreto del Team Aqua: la TARL come strumento per unire la community

“Quindi vincerò il Mondiale dopo aver partecipato alla TARL?“ Noi ve lo auguriamo, ma purtroppo questa non è una legge matematica. Tantissimi sono ormai gli aspiranti allenatori che hanno deciso di parteciparvi nell’arco dei suoi cinque anni di storia, ma anche gli studenti più di successo, alcuni dei quali sono addirittura diventati membri del Team Aqua come Franceso Rasini o Francesco Pio Pero, non sono riusciti nell’impresa di vincere la kermesse annuale a tema Pokémon più importante e difficile dell’anno.

Ciò che però rappresenta una costante e il vero tesoro che la scuola vi farà scoprire sarà l’entrare a far parte di gruppi di testing e di amici che vi aiuteranno ad avvicinarvi, passo dopo passo, partita dopo partita, torneo dopo torneo, sempre di più a quel sogno che tutti noi giocatori competitivi ci portiamo dentro.

Durante le live di Francesco Pardini, colui che è a tutti gli effetti il cuore pulsante dell’iniziativa, questo aspetto viene rimarcato costantemente e, in seguito alla mia esperienza, vi posso garantire che è effettivamente così. Per essere il più possibile accurato in questa disamina e potervi dare un punto di vista quanto più possibile oggettivo, ho richiesto di poter fare anch’io parte del gruppo Telegram creato per gli studenti dell’ultima TARL, potendo constatare direttamente quello a cui si faceva riferimento in precedenza.

Un ambiente sincero, di unità e coesione, all’interno del quale gli studenti si organizzano tutt’ora per sentirsi, testare insieme, parlare del metagame e dei risultati dei vari tornei, commentando i successi dei professori che li hanno sostenuti, come nel caso della grande vittoria di Davide Miraglia contro Victor Medina ai Campionati Internazionali Europei di Londra dello scorso febbraio.

 

Team Aqua, la nostra esperienza alla TARL
Il caloroso abbraccio degli studenti al loro professore dopo la vittoria in streaming all’EUIC

 

Team Aqua Research Lab: un’esperienza pienamente promossa

Insomma, i pro sono decisamente tanti e fanno sì che l’esperienza sia assolutamente consigliata. Ciononostante, però, abbiamo potuto comunque riscontrare degli aspetti che potrebbero essere ulteriormente migliorati ma che, ci teniamo a sottolineare, sono risultati decisamente poco rilevanti sulla sua valutazione complessiva. Il primo riguarda gli ospiti dell’edizione andata in scena a Milano.

Per l’occasione avrebbe dovuto essere presente il Campione del Mondo 2022 Eduardo Cuhna che, a causa della separazione anzitempo dal Team Aqua, non ha potuto presenziare all’evento. Di certo non gliene si può fare una colpa, ma l’assenza di ospiti di spicco come quelli presenti all’edizione precedente (Federic95ita, youtuber e imprenditore di successo, ed Emanuela Pacotto, doppiatrice e cantautrice, n.d.r.) si è in parte percepita. Ciononostante le sorprese non sono di certo mancate e lo staff ha fatto di tutto per sopperire all’assenza del fuoriclasse portoghese.

Unico altro aspetto che era giusto evidenziare è rappresentato dalla meccanicità dei giochi Pokémon di nona generazione (Scarlatto e Violetto, n.d.r.), che in determinate situazioni ha penalizzato l’organizzazione e lo svolgersi del torneo di fine corso, ma con l’arrivo di Champions (simulatore di battaglie cross-platform annunciato durante l’ultimo Pokémon Presents, n.d.r.) anche questa piccola problematica, legata unicamente ai limiti dei titoli di Game Freak, si andrà con molta probabilità a risolvere.