TopSpin 2k25 porta sugli schermi dei gamers il grande tennis in un momento di ottimo fermento per questo sport.
Specialmente in Italia, grazie alle gesta di Jannik Sinner la passione per il tennis è tornata ad essere quasi main stream.
In un paese cresciuto a pane e pallone, le recenti conquiste del tennista nostrano sono riuscite a mettere una lente d’ingrandimento sopra a questo sport e la diffusione a tappeto del Padel ha avvicinato ancora di più il bel paese ad una delle discipline più quotate ed importanti del mondo.
Introdotta nel medioevo con la pallacorda, infatti, la disciplina si è poi evoluta col tempo ed è diventata ciò che è oggi. Sebbene sia riuscita a diffondersi capillarmente in tutto il globo, sul fronte videoludico la disciplina dei re ha purtroppo vissuto un percorso travagliato e ad oggi proporre un gioco di tennis definitivo poteva rappresentare una sfida molto importante.
Cosa porta di nuovo TopSpin 2k25?
A rispondere alla chiamata ci ha pensato la 2k con TopSpin 2k25, proponendo il ritorno di un grande brand che nella sua storia ha avuto fin troppi scivoloni. La casa produttrice delle simulazioni di Wrestling e NBA (per citarne due) sarà dunque riuscita a proporre il gioco di tennis definitivo?
In questa recensione proveremo a darvi una risposta.
La nostra recensione
Dopo svariati anni di assenza, il nuovo capitolo TopSpin 2k25 della serie si presenta con le più classiche modalità di gioco. Una volta entrati nell’interfaccia, le varie modalità presenti saranno in ordine: La mia accademia, Esibizione, Il mio giocatore e La mia carriera.
Vengono anche proposte diverse modalità online ma non si distaccano dal semplice pvp e dunque non crediamo sia utile spendere troppo tempo a descrivervele. Specifichiamo che la versione da noi testata è quella per PS5.
Joe McEnroe come insegnante di tennis!
In “My Academy” o La mia accademia verremo approcciati a quello che è il punto più forte della produzione: Il gameplay.
Per analizzarlo è importante precisare che il gioco propone un tipo di gameplay simulativo e abbandona le logiche arcade che molti titoli, faticosamente, si sono portati dietro. Questa scelta, a nostro avviso, è da premiare.
Ad oggi, TopSpin 2k25 è semplicemente la simulazione di tennis più vicina alla realtà presente sul mercato videoludico, ma questo in cosa si traduce?
Per far capirlo, bisogna partire dal tennis che siamo abituati a vedere in televisione. Nello sport del tennis le caratteristiche principali sono il ritmo, la resistenza, la potenza, la capacità di saper scegliere fra un tipo di colpo e l’altro e il posizionamento spaziale. Qui ovviamente si sta tenendo in conto di tennis professionistico, quindi si da per scontato che tutti i colpi siano assimilati ed eseguibili dal tennista.
Bene, a partire dalla modalità accademia di TopSpin 2k25, tutti questi parametri sono stati presi in esame, calibrati e valutati. Con Joe McEnroe come insegnante, verremo introdotti a tutte queste dinamiche e il feedback sarà molto appagante sin da subito. Chi ha già giocato a giochi di Tennis si sentirà piacevolmente a casa, ma troverà questa volta una vera e propria esperienza grazie all’aggiunta del tempismo e, soprattutto, della stanchezza.
Nelle prime fasi verremo invitati e spronati da Mcenroe a non “transitare nella zona morta” quella zona del campo che si trova nel mezzo fra la rete e la linea di fondo.
Nel tutorial verremo invitati ogni volta (col sistema di gioco che traccia la posizione del tennista) a scegliere la linea di fondo propendendo ad un gioco più orientato sul timing e meno sull’aggressività, cercando di farci imparare la gestione di quest’ultima dinamica di gioco.
Il timing con cui colpiremo, infatti, sarà un elemento fondamentale del gameplay di TopSpin 2k25 e spesso sarà decisivo ai fini degli scontri. La precisione nel timing con cui andremo a colpire, unita alla resistenza che avremo, sarà fondamentale per farci vincere o meno lo scambio.
Abbiamo detto resistenza perchè questo è, forse, il vero valore aggiunto di TopSpin 2k25. Sotto al nostro giocatore, in base ai valori che avrà, troveremo una barra di resistenza simile a quella proposta anche da altri titoli sportivi.
Tale barra sarà condizionata da diversi fattori. Se giocheremo in un campo in terra correndo da una parte all’altra e rispondendo a tiri potentissimi con altrettanta potenza la nostra controparte virtuale verrà immediatamente condizionata da tutte queste variabili e ci porterà allo sfinimento, e dunque all’errore.
Come si può capire, dunque, l’inserimento di tutte queste variabili in TopSpin 2k25 regala un gameplay mai visto prima e una simulazione al contempo semplice da imparare, ma difficilissima da padroneggiare ad alti livelli, con un grado di appagamento a scambio completato molto alto.
Impareremo quasi subito a gestire il campo, i colpi di potenza e quelli di precisione e il timing di impatto con la pallina, cercando di elaborare una strategia capace di spezzare il ritmo di gioco di volta in volta e permettendoci di gestire tutta la partita al meglio delle nostre possibilità, provando a spezzare il ritmo dello scambio e a regalarci la vittoria.
Il lato oscuro della medaglia di TopSpin 2k25 però risiede, se proprio vogliamo trovarlo, nell’inserimento di troppe informazioni a schermo. Resistenza, timing, missioni (qualora ce ne fossero in altre modalità) vanno a distrarre il videogiocatore e, in uno sport del genere, un attimo di distrazione spesso fa fare la giocata che non vorremmo ed è fonte di frustrazione.
al nostro punto di vista consigliamo dunque di dedicare il giusto spazio al tutorial, anche perché il completamento delle sfide proposte ci fornirà valuta che risulterà poi utile nell’acquisto di oggetti in game.
La modalità esibizione
E’ quindi tutto oro quello che luccica in TopSpin 2k25?
La seconda modalità che andremo ad analizzare è quella dell’esibizione. In tale modalità potremo giocare 1v1 e 2v2.
Di positivo ci sono sicuramente le ambientazioni, i campi proposti, sia quelli reali che quelli fittizi, sono semplicemente mozzafiato per un appassionato.
Da romano che ha visto dal vivo una competizione al foro italico, posso dire che la rappresentazione proposta è estremamente fedele a quella reale e anche dal punto di vista di ricreazione ambientale audio ci siamo, sia in campi più grandi e maestosi che in quelli più piccoli dove, nel silenzio, magari in estate, possiamo sentire il rumore delle cicale mentre scambiamo col nostro avversario.
Non è però tutto oro ciò che luccica, la parte negativa, infatti, è sicuramente un fattore da tenere in conto almeno dal nostro punto di vista. La grafica e il roster proposti, infatti, sono quantomeno da rivedere. Se le leggende sono state rappresentate a dovere, ciò non si può dire col pubblico che, preso in primo piano, ricorda videogiochi di epoca pre-pandemica.
Oltre a questo siamo rimasti delusi anche dalla rappresentazione del campo di gioco. Senza andare troppo lontano in altri titoli sportivi come Fifa viene proposta una gestione dell’impatto fra giocatori e campo molto più realistica rispetto a quella offerta da 2k. Ci saremmo aspettati di vedere, ad esempio in campi di terra, un terreno rovinato dopo una nostra scivolata, o una tenuta di gioco leggermente più sporca dopo intensi scambi.
Parliamoci chiaro, non sono queste le grandi mancanze, ma sono piccolezze che rendono un buon gioco un eccellente gioco e, con così tanti anni di sviluppo alle spalle e con la tecnologia che fa passi da gigante era quantomeno doveroso proporre qualcosa di più. Questo, unito a diversi bug grafici che il titolo propone (compenetrazioni di magliette, palline che sbattono in faccia agli operatori di campo, racchette mancanti durante un replay etc.) sono quantomeno da segnalare.
Il roster limitato di TopSpin 2k25
La vera pecca di TopSpin 2k25, però, risiede nel roster. Voi giochereste ad un calcistico senza Ronaldo? O ad un gioco di basket senza Lebron? Sicuramente le licenze non sono tutto, ma al gioco mancano molti nomi importantissimi del tennis mondiale, fra cui purtroppo il nostro Sinner.
L’aggiunta di questi nomi e i bug possono essere corretti da Dlc e aggiornamenti, questo è vero, ma ad oggi questi due fattori sono, purtroppo, un elemento presente e costante nel mondo di gioco proposto da 2k.
Guarda mamma, sono in TV!
La creazione del proprio alter ego e la nostra scalata nel panorama mondiale del tennis sono sicuramente uno dei punti più importanti di TopSpin 2k25, ma anche qui, purtroppo, non possiamo definirci così convinti come vorremmo. Partiamo dall’editor, sicuramente supera la sufficienza se paragonato a quello di un Fifa, purtroppo stantio nella sua ripetitività da anni, ma purtroppo inferiore se messo accanto ad altri titoli proposti dalla 2k.
Il dramma si consuma proprio di fronte a questi paragoni. Se messo a confronto con la città proposta da NBA o con le storie messe in gioco da WWE, l’esperienza immersiva di TopSpin 2k25 è semplicemente scarna.
Come tipo di proposta ci si avvicina infatti più ad un calcistico che alle proposte di altri sport e questo purtroppo è un peccato. Nella modalità carriera infatti avremo ben 3 cose da fare a livello di gioco: Allenamento (molto utile per migliorarsi e guadagnare punti esperienza) Evento speciale (piccoli incontri che offrono ricompense) e infine il Torneo. Quest’ultimo, ovviamente, rappresenta l’elemento cruciale dell’esperienza ed è quello più caratterizzato.
Di mese in mese potremo fare queste tutte e 3 queste attività in sequenza e starà a noi giostrarci fra le fasi di riposo e quelle di gioco. Può capitare infatti di dover sostenere un evento in Giappone ed un torneo in Italia e il viaggio, unito alle prestazioni, va ad incidere sulla nostra stanchezza che, ovviamente, se non ponderata può portarci a perdere un torneo e, peggio ancora, ad infortunarci.
Consci del calendario, dunque, potremmo decidere di riposarci ad aprile, magari sostando un mese in Europa dopo un evento o un torneo, per poi partecipare a maggio alle Internazionali BNL di Roma al massimo della forma. La vittoria di queste partite, tornei (o anche solo la partecipazione ad essi) ci faranno guadagnare soldi, esperienza e un buon piazzamento nel Ranking mondiale, obiettivo primario dell’esperienza. Oltre a questo avremo la possibilità di avere allenatori, ascoltare podcast con consigli durante il menù di selezione e, ovviamente, di personalizzare il nostro alter ego.
La valuta guadagnata infatti potrà essere scambiata per pezzi di abbigliamento, racchette, borsoni e animazioni di gioco che possono arricchire l’esperienza e aumentare l’immersività col personaggio.
Le nostre conclusioni su TopSpin 2k25
Detto questo, proviamo a tirare le somme di questo capitolo, il grande tennis è tornato? Si, ma deve promettere a tutti di non perdersi di nuovo per strada.
TopSpin 2k25 è sicuramente una saga leggendaria per gli appassionati e la proposta di gioco, lo ribadiamo, è la migliore sul mercato.
Da qui in poi però non bisogna commettere l’errore di adagiarsi sugli allori e serve, anzi, tirare una linea verso il miglioramento della proposta.
Non potremo giocare con Sinner, è vero, ma possiamo ricrearlo e impersonarlo noi. Gli spettatori sono leggermente fuori tempo e senza animazioni, ma giocare pad alla mano è sicuramente uno spettacolo e, se fatto con la giusta concentrazione, può regalare un esperienza d’oro a tutti gli appassionati.
In conclusione, ad oggi, gli unici rivali di 2k su questo sport sono proprio loro stessi e con la giusta passione il futuro non può che essere roseo per tutti noi, TopSpin 2k25 è la prima pietra, sta a loro costruire la Chiesa.
Visualizza questo post su Instagram