Victoria Azarenka ha appena raggiunto, a sopresa, la semifinale dell’Australian Open 2023 in corso a Melbourne per la prima volta in 10 anni.
L’ex numero uno del mondo ha fornito una prestazione eccezionale battendo la testa di serie numero 3, Jessica Pegula senza appello per 6-4, 6-1, mettendo a segno ben 20 colpi vincenti in più dell’avversaria.
La tennista russa aveva raggiunto la semifinale del primo slam dell’anno, per l’ultima volta, dieci anni fa, nel 2013, e, in quell’occasione, le era capitata una disavventura che solo ora è riuscita a superare del tutto.
Victoria Azarenka e le false accuse del 2013
In occasione di quella semifinale, giocata contro Sloane Stephens, Victoria Azarenka ebbe un attacco di panico che la costrinse a recarsi negli spogliatoi per un medical time out durato nove minuti.
Tornata in campo la tennista russa risucì ad imporsi ed a raggiungere la finale ma, quell’episodio, la rese oggetto di molte critiche ed illazioni secondo le quali avrebbe finto il problema, barando per potersi riposare.
Nelle interviste post match, la Victoria Azarenka ha dichiarato che quelle accuse l’hanno ferita profondamente:
“È stata una delle cose peggiori che abbia mai vissuto nella mia carriera professionale, il modo in cui sono stata trattata dopo quel momento, il modo in cui ho dovuto fornire spiegazioni fino alle 22:30 di sera perché la gente non voleva credermi.
“Posso capire Novak [Djokovic] che ha detto l’altro giorno, che a volte c’è come un incredibile desiderio di creare un contrasto tra il cattivo e l’eroe e trarne una storia, ma noi non siamo cattivi o eroi, siamo esseri umani normali che affrontano molte difficoltà, e supposizioni, giudizi e tutti quei commenti sono solo merda.”
“Io ci ho messo 10 anni a superare quel trauma di non essere creduta, e, finalmente, ce l’ho fatta!”
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