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Amon Amarth: il frontman Johan Hegg boicotta la UFC

Dal nostro partner: FIGHT

Francesco Auletta
Amon Amarth: il frontman Johan Hegg boicotta la UFC

Gli Amon Amarth sono uno dei più noti gruppi musicali del panorama globale del death metal, in particolar modo del melodic death metal.

Al di fuori della musica, però, il frontman Johan Hegg è nel privato un grande fan della UFC, e di recente si è espresso in maniera negativa in merito alla decisione della promotion di Dana White di lasciar competere i fighter russi visto quello che sta succedendo da qualche settimana in Ucraina.

Amon Amarth: Johan Hegg protesta contro la decisione della UFC

Alcuni giorni fa, il cantante della band svedese ha mosso dei tweet di protesta contro la UFC, arrivando sul punto di boicottarla in maniera individuale.

“Fino a quando la UFC permetterà ai fighter russi di combattere e fare soldi mentre in Ucraina muoiono dei bambini, non sborserò neanche un soldo negli eventi della promotion.

Ho deciso di disdire il mio abbonamento a UFC Fight Pass.

Gli atleti rappresentano i rispettivi paesi e, di conseguenza, anche i regimi. Permettere ai fighter russi di combattere equivale a supportare Putin.”

Il frontman degli Amon Amarth chiarisce il suo messaggio di protesta

Nei giorni successivi, lo stesso Johan Hegg degli Amon Amarth, ha sentito il bisogno di specificare le ragioni dietro le sue dichiarazioni in una serie di tweet.

“Amo guardare la UFC, e nutro molto rispetto nei confronti dei fighter, delle loro abilità e della loro dedizione. Ma ciò che sta accadendo in Ucraina è una tragedia, forse la più grande guerra in Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Oltre un milione di persone sono già fuggite dal paese, e l’esercito di Putin sta commettendo crimini di guerra. Più di 30 bambini sono stati uccisi e più di 70 sono rimasti feriti. Lo stesso Putin continua a rompere le tregue pattuite.”

La voce degli Amon Amarth ha poi spiegato in maniera più approfondita perché secondo lui la UFC non dovrebbe lasciar combattere atleti russi.

“E’ giusto prendere di mira la posizione degli atleti russi con le sanzioni? Io penso di sì. Non voglio ferirli, né prenderli di mira personalmente, ma non ci sono compromessi qui. Gli atleti stessi sono influenti. Se non vogliono proferire parola contro la guerra, perché dovrebbero evitare tali provvedimenti quando in Russia molte persone stanno rischiando l’arresto per protestare?

Non dovete per forza condividere il mio punti di vista, ma secondo me il mondo sta facendo di tutto per mettere sotto pressione il regime di Putin con la speranza di fermare la guerra.”

Siete d’accordo con le parole del cantante degli Amon Amarth?

 

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