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Appello della UFC su antitrust rigettato dalla Corte USA

Appello della UFC su antitrust rigettato dalla Corte USA

L’appello della UFC presentato al Tribunale preposto in merito alla causa antitrust è stato rigettato e si dovrà andare a processo.

La causa contro la posizione dominante di monopolio della promotion era stata presentata nel 2014 da un gruppo di ex fighter capitanato da Cung Le e Nate Quarry.

Per quasi 9 anni il procedimento era passato sotto silenzio e si credeva che il team di avvocati di Dana White e soci fosse riuscito a insabbiare la pratica, ma, nell’Agosto scorso è avvenuto un colpo di scena che potrà avere ripercussioni molto importanti sul futuro della UFC e dei lottatori sotto contratto con essa.

Perchè l’appello della UFC rigettato è importante?

Nell’Agosto 2023, il giudice Richard Boulware, della corte distrettuale degli Stati Uniti, ha, inaspettatamente riconosciuto lo status di Class Action alla cause di Le e Quarry e l’appello della UFC è immediatamente arrivato contro questo pronunciamento.

Il riconoscimento di Class Action è cruciale perchè, in maniera automatica, ha ricompreso come parte offesa tutti i lottatori che sono stati sotto contratto con la promotion dal 16 Dicembre 2010, al 30 Giugno 2017 e che avrebbero subito quello che il giudice ha riconosciuto essere un abuso di posizione dominante.

E’ stata, infatti, accettata l’idea che la proprietà della UFC di Zuffa, tenesse volontariamente ed ingiustamente bassi i compensi degli atleti obbligandoli con contratti ed estensioni e, inoltre, che abbia deliberatamente utilizzato l’argomento del basso monte stipendi per vendere in maniera più proficua a Endeavor.

Date le stringenti leggi USA in materia di antitrust e class action, se riconosciute colpevoli, Zuffa e la UFC potrebbero dover corrispondere dei risarcmenti fino a quasi due miliardi di dollari agli atleti coinvolti.

Si presterebbe, inoltre, il fianco ad altre cause simili contro lo schema contrattuale adottato.

Ora che l’appello della UFC è stato respinto si dovrà andare in aula entro la prossima primavera, a meno che, la promotion trovi prima un accordo economico con le parti offese che, a oggi, non ha nemmeno provato a ricercare.